Nicola Ciacciarelli
La collezione di delusioni europee per la Juventus si arricchisce con un nuovo capitolo. Questa volta è il Villareal a gelare lo Stadium, addirittura con un 3-0. Risultato forse sin troppo severo nei confronti di Madama, ma che fotografa alla perfezione il crollo emotivo dell’ultimo quarto d’ora.
Eppure la Juve aveva approcciato bene il match creando e difendendosi con ordine nel primo tempo. La mancata rete però ha pesato per la Signora che ha continuato a fare la partita nella ripresa, ma senza la stessa verve e convinzione della prima frazione. Sono stati i cambi di Emery a dare la svolta al match. L’ingresso in particolare di Gerard Moreno ha fornito un punto di appoggio e riferimento che era mancato nei primi 70 minuti. Ed al primo affondo vero della ripresa il Sottomarino giallo ha colpito. Fallo di Rugani su Coquelin (altro neoentrato) e rigore trasformato proprio da Moreno. Da quel momento in poi buio totale. Non c’è reazione, ma è uno show spagnolo con altre due reti. DI Pau Torres su dormita colossale collettiva e nuovamente su rigore, nato da una palla persa di Danilo ormai a buoi ampiamente scappati dalla stalla.
La sconfitta è di quelle pesanti. Di quelle che possono anche destabilizzare, perchè arriva in un momento positivo e per una squadra non fortissima mentalmente può esserci un contraccolpo psicologico tremendo. Perdere 3-0 una gara giocata nemmeno così tanto male instilla il dubbio che questa squadra non sia ancora pronta per lottare per grandi traguardi. Alla Juve nel momento di massimo stallo del match è mancato chi verticalizzasse e sorprendesse le linee strette del team di Emery. Chi avesse un pizzico di imprevedibilità insomma. E puntuale come un orologio svizzero è arrivata la terza eliminazione consecutiva agli ottavi.