di Massimo Costa
Cosa era dunque questa Inter che si sta sciogliendo come neve al sole? È la domanda che si pongono gli appassionati neroazzurri da due mesi a questa parte.
A mio avviso, col massimo rispetto per Inzaghi che sta compiendo comunque un buon lavoro vincendo tra l’altro un trofeo, il condottiero Conte come carisma, forza mentale e attitudine alla vittoria è al momento superiore.
Febbraio e marzo, storicamente i mesi caldi per decidere le sorti tricolori, sono stati fatali per la Beneamata, che ha annullato un rassicurante vantaggio accumulato nei mesi freddi.
La perdita di forza mentale e gioco spumeggiante, non sono sicuramente imputabili solo al Mister. I Senatori avrebbero dovuto fare compattezza soprattutto nei momenti duri, assistiamo invece a un Barella sempre nervoso e al Toro preoccupato della piega del suo bel ciuffo durante la gara.
La doppia sfida con gli inglesi ha prosciugato obbiettivamente energie mentali e fisiche, ma a mio avviso non può essere l’unica spiegazione di un calo così vistoso, più probabile che la strada da percorrere per diventare grande e affidabile sia ancora lunga.