di Giuseppe Vignola
Il tema non riguarda solamente il calcio in campo ma di ciò che esso comporta fuori. Pochi giorni fa il calciatore del Napoli Dries Mertens è diventato papà per la prima volta. Fino a qui tutto normale, commozione del padre e auguri da parte di tutto il mondo, soprattutto dai tifosi del Napoli. La cosa incredibile è che Dries Mertens, ribattezzato Ciro dai tifosi, per il suo amore per Napoli e i napoletani, ha scelto il suo soprannome per il nome del figlio. Il popolo 1926 è andato in visibilio. A Napoli succede spesso che quando ci sia un grande calciatore i tifosi chiamano i figli con i nomi di quei campioni. Si sono visti molti Edinson all’anagrafe durante l’avventura di Edinson Cavani a Napoli che ha regalato molte gioie dopo i cupi anni azzurri. Non si era mai visto però il rovesciamento della medaglia, il calciatore che chiama il proprio figlio con il nome più identificativo della città della propria squadra. Che Mertens fosse diverso da molti altri si era visto già dai suoi inizi in maglia azzurra. Arrivato nella città campana ha cominciato a girarsi il posto con il motorino e la sua compagna, facendosi quasi scortare dai napoletani e guidare in quei posti che solo chi vive in città conosce. Dal suo arrivo ha sempre difeso i suoi tifosi e li ha sempre portati sul palmo della mano. Immagine incredibile è l’esultanza al gol di Koulibaly a Torino l’anno dei 91 punti. Si intravede il belga esultare come un vero e proprio tifoso con la rabbia e la voglia di riscrivere la storia. Adesso a fine estate il contratto di “Ciro”, padre non figlio naturalmente, scadrà. La speranza è quella di continuare il matrimonio tra lui città e società e di vederlo chiudere la carriera a Napoli. Le bandiere non si vedono così spesso e nel caso Mertens decida di restare nel club attuale, parleremo di una bandiera per gli azzurri, con un piccola parentesi belga. Una bellissima immagine per ricordarci che anche se il calcio è guidato dall’economia ciò che lo completa davvero sono la passione e l’amore che questo ci dà.