(di Gianluca Guarnieri) Servirà una prova di carattere. Carattere, attenzione e magari l’appoggio del proprio pubblico, per passare il turno ed andare in semifinale. Con lo spauracchio Bodo, per la Roma, arriva una sconfitta che conclude la serie positiva iniziata a Febbraio scorso. Sconfitta giunta nel finale con una goffa autorete di Matias Vina (impatto fortemente negativo dell’esterno uruguayano) che ha fatto seguito alla “papera” sia con deviazione spiazzante nel pari norvegese, e che però non chiude definitivamente il conto. Tra sette giorni occorreranno due goal di scarto per passare il turno e l’impresa non è impossibile, cercando di evitare errori marchiani. Anche oggi il 3-4-2-1 impostato da Mou aveva dato buoni segnali, soprattutto per le prove di Capitan Pellegrini ed Henrich Mhkitaryan, forse i due migliori in campo, con il numero 7 bravo sia nel creare assist che nel tirare in porta, con il suo 12esimo goal stagionale. Un’occasione sciupata indubbiamente, per la possibilità di mettere in ghiaccio la qualificazione già dall’andata, dovendo ribaltare la sconfitta con una squadra che si sta ritagliando il ruolo di spauracchio, o uomo nero se non “bogey man” per i giallorossi. Per Mourinho si presenta l’opportunità di dosare le forze in vista di giovedi. Con la Salernitana il turn over ci sarà, magari utilizzando forze fresche vedi El Shaarawy, Shomudorov e magari il recupero di Zaniolo e Veretout, con il numero 22 potenziale risorsa da utilizzare e non sprecare, per forzare il bunker norvegese. In una gara che diventa automaticamente la più importante dell’intera stagione, sarà determinante tenere a bada nervosismi ed impulsività. La lucidità sarà determinante come la spinta del pubblico (scontato il sold Out) per volare in semifinale e dare un senso ad una intera stagione.
