(di Gianluca Guarnieri) Dal Bodo Glimt al Napoli, la marcia della Roma continua. Dopo la sfolgorante vittoria in Conference League contro i norvegesi, un bel punto con la terza in classifica e alla caccia di punti per lo scudetto, mostrando anche rammarico per le occasioni di portare a casa un altro successo. Per i giallorossi un nuovo risultato positivo in campionato, fil rouge che continua dallo scorso 9 gennaio e che porta i giallorossi al quinto posto. Il rimpianto per quella maledetta gara con la Juventus, perduta per 4-3 dopo essere stata in vantaggio per 3-1, è sempre grande, vista la chance per agganciare il quarto posto, ma proprio quel giorno è nata la Roma di Mou, versione più recente. Squadra tosta, caparbia, capace di impermeabilità difensiva e di belle giocate, come oggi pomeriggio a Napoli, con una Roma brillante ed aggressiva, soprattutto nellla ripresa, capace di mettere alla frusta la compagine partenopea, costretta ad agire in contropiede per tutta la seconda parte di gara. Una Roma che ai punti avrebbe meritato di più del pari, ottenuto in pieno recupero grazie ad El Shaarawy, provvidenziale nel recupero. Una squadra con una marcia in più, capace di dare la svolta della stagione dopo la crisi di Febbraio e la svolta primavrile con tante vittorie e “scalpi” eccellenti vedi Atalanta, Lazio (stracciata nel derby) e il Bodo, sbriciolato nella gara di ritorno, prendendosi anche una rivincita per il passato recente. Mou ha compattato il suo gruppo, unendolo e rendendolo unito come un muro di mattoni. La squadra lotta, non si arrende e ancora una volta trova la rete nei minuti finali. Caratteristica che denota la mentalità dello Special One, mai domo e bravissimo a lavorare nella psicologia di un gruppo. La caratteristica servirà contro il Leicester per poter centrare un obiettivo importante. Far finire la mancanza di vittorie che dura dal 2008.