(di Gianluca Guarnieri) Il sogno si è avverato. Stavolta è vero e nessuno potrà cancellarlo. La Roma vince la finale di Conference League superando il pericoloso Feyenoord per 1-0 grazie al goal di Nicolò Zaniolo. José Mourinho scrive una nuova pagina della sua carriera inarrivabile e allo stesso tempo della storia romanista , con un successo che mancava dalla Coppa Italia 2008. Troppa acqua era passata sotto i ponti del Tevere, e serviva lui, lo “Special One” il vincente per antonomasia per riuscire nell’impresa. Una vittoria di sicuro sofferta con gli olandesi di Slot che hanno creato non pochi grattacapi ai romanisti, con un secondo tempo condotto in attacco con una pressione dura da arginare, e c’é voluta la saldezza difensiva di Rui Patricio, Smalling, Mancini e Ibanez per resistere e varcare il traguardo di una Tirana vestita di giallorosso. Sugli scudi Nicolò Zaniolo Match winner, con un bellissimo goal di mezzo esterno e pallonetto sul portiere olandese in uscita, Capitan Pellegrini encomiabile per impegno caparbietà e sacrificio, il solito Tammy Abraham , tutto il blocco difensivo con il bellissimo rientro di Spinazzola. Una partita epica, con tanta lotta, la perdita dell’appena recuperato Mkhitaryan, bloccato dal riacutizzarsi dell’infortunio, la stanchezza di molti elementi prosciugati da ben 55 partite ufficiali che hanno stretto i denti gettando il cuore oltre l’ostacolo. Un sogno. Una realtà. Un traguardo. E’ tutto vero, con tanto di rivincita, vedi Pellegrini e Mancini, che non avevano potuto fregiarsi del titolo Europeo (il Capitano per infortunio, il difensore per scelta tecnica dell’omonimo CT) e per Mou, incautamente definito “bollito” da alcuni critici poco avveduti, per usare un eufemismo, questa sera al 26esimo “titulo” come direbbe lui. Primo trionfo per la gestione Friedkin, arrivati al timone di Trigoria nell’agosto 2020, credendo nella bontà del loro progetto, nel tentativo di scrivere una nuova pagina del romanzo romanista. Un primo step, verso il futuro. Ora è il tempo della gioia e delle feste. Il sogno si è avverato. Questa volta si.