Pasquale Pollio
Ieri il Presidente Aurelio De Laurentiis ha concesso un’intervista in esclusiva a Radio Kiss Kiss, radio ufficiale del Calcio Napoli facendo chiarezza su tanti quesiti rimasti in sospeso da troppo tempo, si è discusso della costruzione del nuovo Napoli, del lancio, tardivo secondo me, della campagna abbonamenti, della questione Stadio e di tanto altro, ma il punto di partenza della discussione deve essere un altro; un Presidente che nella prima conferenza stampa della stagione pronuncia la parola “scudetto”, non può liquidare la rivoluzione in atto con la frase “E’ finita un’epoca” perché vincere al primo anno di ricostruzione di una rosa risulta essere esercizio alquanto complicato, quindi probabilmente una delle due dichiarazioni non è corretta, natutralmente tutti eravamo consapevoli che la squadra dovesse essere ringiovanita, e quindi gli abbandoni di Ospina, Kuolibaly ed Insigne potevano rientrare in questa logica, non si può dire lo stesso sul mancato rinnovo a “Ciro” Mertens, perché non si può liquidare un simbolo della squadra, il miglior cannoniere della storia del club con un post di ringraziamento ed un breve video sulla pagina ufficiale del Napoli, andava organizzata quantomeno una conferenza stampa stile Real Madrid per Marcelo, perché il giocatore lo meritava avendo scritto pagine indelebili della storia del club, inoltre stiamo parlando di un beniamino della tifoseria azzurra, ed un eventuale rinnovo di contratto avrebbe permesso al Presidente di migliorare il rapporto con una piazza che non lo ha mai amato.
Da notare che per ben due volte durante l’intervista il Presidente ha pronunciato le seguenti parole “Forse sono stato mal interpretato” e “A volte certe risposte vengono male interpretate” e quì torniamo al più grande difetto che caratterizza la S.S.Calcio Napoli….la comunicazione, forse è giunta l’ora di inserire all’interno della Società delle figure che si occupino di gestire i rapporti con la stampa e di un Team Manager che possa essere identificato come simbolo della storia del club, come accade nel Milan con Maldini, nell’Inter con Zanetti o nel Real Madrid con Raul, poi ben vengano, se centellinate al massimo, le dichiarazioni del Presidente, ma a questo punto non ci resta che fare una professione di fede, e credere al Presidente che ieri dichiarava “Il Napoli è vivo, vegeto, fortissimo” e cantare tutti in coro:
“Siamo una squadra fortissimi, fatta di gente fantastici, e nun putimm’ perdere e fa figur’ e merd”