Pasquale Pollio
I granata si presentavano al Dall’Ara per dare continuità ai risultati sino ad ora conseguiti, ma a causa degli infortuni Nicola era costretto a schierare dieci undicesimi della squadra che aveva disputato l’ultima vittoriosa gara interna con la Sampdoria, unica novità Bradaric che partiva titolare con Mazzocchi schierato nuovamente sulla fascia destra, e Candreva, non in perfette condizioni fisiche, si accomodava in panchina, dal canto suo Sinisa Mihajlovic schierava il suo canonico 3-5-2, il primo tempo era gradevole con le due squadre che giocavano con buoni ritmi creando occasioni da rete, anche se erano i granata ad essere padroni del campo, ma la Salernitana rischiava la capitolazione al minuto quaranta quando Sansone a tu per tu con Sepe non riusciva a realizzare la rete del vantaggio e così si rientrava negli spogliatoi sul risultato di zero a zero che rispecchiva fedelmente l’andamento del match.
Alla ripresa delle ostilità Mihajlovic correva ai ripari, effettuando immediatamente tre sostituzioni, dentro Soriano, Lykogiannis e De Silvestri, fuori Vignato, Cambiaso e Kasius mentre Nicola confermava l’undici di inizio gara che aveva disputato quarantacinque minuti di grande personalità, ma i granata vivevano sette minuti di blackout in quanto già dopo quindici secondi De Silvestri sfiorava la segnatura con un colpo di testa ravvicinato, e poco dopo toccava Soriano, sempre di testa andare vicino alla segnatura, ma il gol del vantaggio arrivava al minuto cinquantadue grazie ad Arnautovic che batteva Sepe dal dischetto, penalty fischiato per un intervento scomposto di Gyomber su Sansone, e così in sette minuti i granata rischiavano di rovinare una gara che sembrava essere in pieno controllo, ma la Salernitana non subiva il colpo avendo oramai nel DNA il carattere del suo tecnico e riprendeva a macinare gioco, prestando però il fianco alle veloci ripartenze rossoblù, importanti i cambi di Nicola che inseriva Candreva e Botheim, per Bradaric e Bonazzoli, ed a quattordici minuti dalla fine mandava in campo anche un altro giocatore offensivo, Valencia che prendeva il posto di Bronn, modificando l’assetto tattico e spostando Mazzocchi sulla linea di difesa, ed il meritato pareggio arrivava a due minuti dal termine con Dià che spingeva in rete una corta respinta dall’estremo felsineo su un tiro dai sedici metri di Candreva.
Ora ci sarà poco tempo per ricaricare le batterie perché lunedì all’Arechi arriverà l’Empoli per un’altra sfida delicatissima contro una diretta concorrente alla salvezza e potremmo forse vedere all’opera il nuovo acquisto Piatek che ha seguito i suoi nuovi campagni a Bologna spronandoli dalla tribuna, un plauso va agli oltre 2500 tifosi granata che hanno riempito il settore ospiti incitando i ragazzi di Nicola dal primo all’ultimo minuto, ma se il buongiorno si vede dal mattino ci sarà da divertirsi.