(di Gianluca Guarnieri) 3 punti. Dopo la doppia sconfitta con Udinese e Ludogorets serviva la vittoria e vittoria è arrivata. Sofferta, combattuta e sudata, contro un Empoli combattivo e ben guidato e che ha dato parecchio filo da torcere agli uomini di Mourinho. Una Roma magari non “Special” ma meno svagata degli ultimi turni, illuminata dai lampi tecnici dei Paulo Dybala autore di una prova maiuscola, condita da un goal pazzesco da fuori area e da un assist caolavoro, in stile Bruno Conti, per il raddoppio di Tammy Abraham. Non è stato il match perfetto, anzi. C’é da crescere e da migliorarsi ma stasera si è vista una squadra diversa, più all’interno della partita, meno svagata, capace di resistere e di portare i tre punti in quel di Piazzale Dino Viola. Mancavano troppe alternative per Mou vedi Kumbulla, Karsdorp, El Shaarawy, Zalewsky oltre che al lungodegente Wijnaldum, ma era disponibile Niccolò Zaniolo dopo la lussazione subita in Roma-Cremonese. Il vantaggio giallorosso è merito del sommo repertorio di Paulo Dybala, che scarica il suo sinistro da fuori area dimostrando ancora una volta classe e balistica, non concedendo scampo a Vicario (ottimo portiere il toscano). L’Empoli però non ha mollato, trovando il pari grazie ad una bella deviazione di testa di Bandinelli , aiutato da un rimbalzo imprevedibile del pallone che ha ingannato Mancini, non concedendo scampo a Rui Patricio. La ripresa è stata da cardiopalma: Roma proiettata in avanti, rischiando molto però per le transizioni degli uomini di Paolo Zanetti. Al 71′ la rete del vantaggio romanista: azione sulla destra di Dybala, dribbling e cross con il mancino a beneficio di Abraham, fino a quel momento abbastanza arruffone, ma rapido e preciso a piegare le mani di Vicario e far esplodere i 3000 tifosi giunti fino alla città toscana. Non saranno le ultime emozioni. Prima Ibanez si procura un calcio di rigore, ma Capitan Pellegrini sbaglia centrando in pieno la traversa, non festeggiando la presenza numero 200 in giallorosso, mentre qualche istante dopo Akpa Akpro fa correre un brivido a Rui Patricio, colpendo il palo alla destra del portiere portoghese. Il thrilling continua nel finale: proprio il centrocampista ex laziale viene espulso dall’arbitro Marinelli per un’entrataccia a gamba tesa su Smalling, mentre poi è formidabile Vicario nell’opporsi di piede prima su Bove, e poi su Belotti con una paratissima che nega il goal all’ex Capitano del Torino. Finisce 2-1 e Mourinho rimette la sua squadra nella carreggiata giusta.
