Nicola Ciacciarelli
Difficile dire se anche quest’anno il derby sarà la partita della svolta, troppo brutta sin qui per poter pensare ad una super rimonta la squadra di Allegri. Intanto però si prende una boccata d’ossigeno contro il Toro, battendolo a domicilio 1-0 con una zampata da centravanti puro di Dusan Vlahovic.
I bianconeri al ‘’Grande Torino’’, si sono presentati con una diversa impostazione tattica: un 3-5-2 con Bremer (poi Bonucci) al centro e vicino a lui Alex Sandro e Danilo. Una linea di difesa composta per due terzi da giocatori che solitamente occupano il ruolo di terzini, uomini più abituati nel saltare l’avversario o capaci di dare un’accelerata alla Juventus quando la manovra parte da dietro.
Nonostante il cambiamento tattico la Juve ha lasciato a desiderare, ancora una volta, nella precisione dei passaggi e si è mostrata deficitaria sotto porta, prima del gol spacca partita al 74’. Eppure, diverso è stato l’atteggiamento della squadra, apparsa notevolmente più propositiva e più brava ad occupare le linee di passaggio granata. Un piccolo passo, un’iniezione di fiducia che serviva come il pane alla Juve attuale.