Pasquale Pollio
Gara delicata all’Arechi dove era di scena il Torino di Ivan Juric, squadra ostica da affrontare, e come dichiarato da Nicola nel pre gara “che gioca al limite del regolamento”, ma per la Salernitana l’imperativo era uno solo “vincere” perché la vittoria avrebbe rasserenato un ambiente in fibrillazione dopo la sconfitta interna con il Milan, sconfitta che poteva essere messa in preventivo ma che aveva evidenziato tante lacune tecnico tattiche della squadra, inutile però rinvangare il passato, perché il presente racconta che i granata dovranno fare il massimo per arrivare al giro di boa a quota venti/ventuno punti, che rappresenterebbero un buon viatico per il raggiungimento anzitempo dell’obiettivo salvezza.
Nicola schierava la squadra con il 3-5-2, con Ochoa tra i pali; Bronn, Daniliuc e Fazio in difesa; Candreva, Nicolussi Caviglia, Bohinen, Vilhena e Bradaric in mediana con Bonazzoli e Dia di punta, dal canto suo Juric confermava un 4-3-2-1 che vedeva davanti a Milinkovic Savic, la linea a quattro di difesa composta da Zima, Schuurs, Buongiorno e Lazaro; a centrocampo Linetty, Lukic e Vojvoda, con Radonjic e Vlasic alle spalle di Sanabria
Era la Salernitana a muovere il primo pallone ma dopo solo cinque minuti il Torino si rendeva pericoloso sugli sviluppi del primo calcio d’angolo, trascorrevano tre minuti ed arrivava il primo intervento di Ochoa ad evitare il vantaggio del Toro, ed al minuto dodici ancora un paricolo per l’ippocampo con Radonjic che impegnava Ochoa, ma la gara era un monologo dei granata di Juric, al ventesimo si ergeva sugli scudi Ochoa che negava il gol a Vlasic, e bisognava attendere il minuto ventiquattro per assistere alla prima conclusione verso la porta di Milinkovic Savic, era Candreava a scagliare un tiro al volo parato agevolmente dal portiere serbo, ma si trattava di un fuoco di paglia visto che il Torino continua ad attaccare alla ricerca della rete, ed al minuto trentuno Buongiorno sfiorava di testa il palo alla destra di Ochoa sugli sviluppi dell’ennesimo calcio d’angolo, dopo tre minuti toccava a Lukic impegnare Ochoa con una conclusione dalla distanza, era il preludio della rete che arriva puntuale al trentaquattresimo con Sanabria che abbandonato al centro dell’area batteva Ochoa con un preciso colpo di testa, nonostante il vantaggio era il Torino a fare la partita e Vojvoda al quarantesimo impegnava nuovamente Ochoa, poi ci pensava Schuurs ha colpire il palo al minuto quarantadue, si rientrava negli spogliatoi con il Torino in vantaggio di una rete e la Salernitana non pervenuta che era riuscita miracolosamente a restare in partita.
Al rientro in campo Nicola correva subito ai ripari inserendo Piatek per uno spento Bhoinen e riorganizzando la squadra in campo sistemandola con un più offensivo 3-4-3, la Salernitana partiva subito con il piede sull’acelleratore, ma Dià si divorava il gol del pareggio battendo debolmente da buona posizione, al quarantanovesimo arrivava il pari grazie a Vilhena che batteva Milinkovic Savic con un preciso tiro dai sedici metri, subito il gol Juric inseriva Ricci per Linetty, ma in campo c’era un’altra Salernitana che sfiorava la rete prima con Piatek e poi con Candreva leggittimando il pareggio, Juric vedendo la squadra in leggera difficoltà effettuava un triplo cambio, dentro Djidji, Singo e Mirancuk per Zima, Vojvoda e Radonjic e successivamente inseriva Rodriguez per Lazaro, così il Torino riprendeva il bandolo della matassa ed arrivava un’altra occasione da rete con Mirancuk che si girava in un fazzoletto all’interno dell’area e costringeva Ochoa all’ennesima prodezza, i cambi del tecnico granata costringevano Nicola ad effettuare delle contromosse ed al settantaseiesimo dentro Pirola che si sistemava sulla corsia di sinistra al posto di Bradaric che stava soffrendo la freschezza di Singo, e Gyomber per un Daniulic ammonito, da quel momento la Salernitana abbassava il suo baricentro concedendo il possesso palla al Torino che con Rodriguez concludeva in porta ma ancora Ochoa riusciva a deviare il suo tiro sul palo, e così la partita si chiudeva sul risultato di uno ad uno che lasciava l’amaro in bocca al Torino ma permetteva alla Salernitana di muovere la classifica.
Visto l’andamento del match sicuramente il punto conquistato dalla Salernitana è un punto guadagnato, ma per l’ennesiva volta in questo campionato i ragazzi di Nicola entrano in campo con poca tranquillità e regalano i primi quarantacinque minuti alla squadra avversaria, e su questo dovrà lavorare il tecnico in settimana per comprenderne i motivi, inoltre forse è giunto il momento di abbandonare il tanto caro 3-5-2 che non permette alla squadra al momento di esprimersi al meglio.