La leggenda del Re Pescatore

Posted By on Feb 23, 2023 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Le analogie tra la mitologia norrena e la mitologia greco-romana sono molteplici, ed alcune leggende sono giunte sino ai giorni nostri. Ma senza scomodare i vichinghi e Sigfrido; i romani e il Vallo di Adriano ai confini dell’Impero dove dopo c’era la leggendaria Terra di Mezzo che avrebbe ispirato diversi romanzi (conosciuta anche qui a Roma, ma per ben altre note vicende) e dove sicuramente questi popoli si incontrarono e scontrarono, ma quella è un altra storia e passiamo direttamente ai giorni nostri.

John Carew; John Arnee Riise e Ola Solbakken, i vichinghi scesi nella capitale in epoche diverse ma tutti lasciando ottimi ricordi (almeno i primi due, il terzo è fresco come un salmone appena pescato). Ma se i primi due (entrambi John, nome non tipicamente norvegese) godevano di un ottima pubblicità e sex appeal visto il curriculum (Carew arrivò dal Valencia e Riise dal Liverpool), il terzo non ha lo stesso curricula, anzi.

Bodø, 50.000 abitanti circa vicino al Circolo Polare Artico uno stadio da 8.800 posti, e la cultura della pesca del salmone. La Roma si presenta al Polo con la spocchia degli imperiali rimediando una sonora sconfitta dal sapore tennistico da chi, come qualcuno a sottolineato, pesca il salmone di mestiere.

Poi la storia si è rivelata un altra, ovvero la Roma vince la Conference League (nonostante alcune sconfitte discutibili), che per molti altri è la terza coppetta europea dallo scarso significato dimenticando che parliamo comunque di un trofeo europeo; un trofeo a tutti gli effetti; un trofeo da alzare, sempre e comunque.

Poi succede che il mercato che è in continua evoluzione, propone; crea; indica; si incrocia e crea dinamiche, decide di far incontrare le strade di persone e personaggi che nemmeno lontanamente si sarebbero immaginati insieme. Quindi nella terra degli Imperatori, sbarca uno dei pescatori di salmone che aveva stregato i romani arrivati al Polo Nord. Uno inadeguato a giocare nella Capitale e poco avvezzo ad un certo tipo di calcio.

Poi davanti ad un pubblico da Colosseo, vicino a gladiatori di un certo spessore, gettato nella mischia dall’imperatore Mou, Ola Solbakken da Bødo, dimosta di saper giocare a calcio ed anche bene, segnando anche un gol di ottima fattura con giocate degne di un calciatore che sa il fatto suo, e non è come qualcuno ha insinuato un semplice pescatore di salmone, anzi si. Ola Solbakken colui che sa come gonfiare la rete con la dimestichezza di un vero pescatore, anzi il Re Pescatore.

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