di Giuseppe Vignola
Uno degli allenatori più contestati del nostro calcio è Massimiliano Allegri. L’allenatore bianconero, ormai tornato da due anni, è molto spesso stato bersagliato per il suo gioco e tempestato di #Allegriout. L’interrogativo, però, è proprio se il tecnico livornese sta sbagliando così tanto. La scorsa stagione non ha portato nessun trofeo e questo in casa Juve è imperdonabile. In questa annata, però, la nota davvero rossa è l’eliminazione dalla Champions League. Per il resto i bianconeri sono in semifinale di Coppa Italia. E se non ci fosse la penalizzazione sarebbero secondi a 3 punti dalla terza. Il calciomercato è stato importante ma, all’analisi dei fatti, poco incisorio. Pogba fino a Marzo ha giocato poco più di 10 minuti. Paredes, invece, sembra un lontano parente di quel centrocampista ammirato da tutta Europa. L’unico giocato che si sta riprendendo è Di Maria. Dopo una prima parte di stagione poco incisiva, nella quale forse c’era un pensiero al Mondiale, sta guidando, infatti, la Juventus verso i propri obiettivi. In tutto questo va aggiunto che Allegri si trova in un ambiente non molto semplice. Con tutti questi problemi extra-calcio deve riuscire a creare un bolla nella quale restare solamente lui e i giocatori. In questo momento, poi, è a 6 punti dalla Champions League. Credo che la massima critica verso il tecnico livornese, a seconda dei gusti, può essere sulla comunicazione. A fine stagione, però, ci si deve chiedere se Allegri può o non può essere l’allenatore della Juventus per ricostruire il futuro.