(di Giuseppe Porro)
Sulla rive del Reno, tra la Gallia e la Germania Magna dove ora ci sono i Paesi Bassi e molto prima c’erano le colonie del Romano Impero, le tribù locali si alleavano con i romani in una sorta di dare avere o pace forzata con l’impero che dominava l’intera Europa in quel tempo.
I Batavi che abitavano quelle terre ed erano ottimi cavalieri decisero un giorno di ribellarsi ai romani, e con l’aiuto di qualche “infiltrato” riuscirono nell’impresa, ma la gioia fu breve. La ribellione fu repressa e Roma riprese il comando, d’altronde il Feyenoord ha vinto solo il primo tempo e il ritorno si gioca nel catino dell’Olimpico.
Domani sera lo Stadio Olimpico sarà il Colosseo e lo spettacolo dovrà essere degno di chi andrà ad occupare il seggiolino in ogni ordine di posto per seguire la rivincita sui novelli Batavi. Rivincita che potrebbe aprire altri scenari interessanti nell’Europa League, o Coppa Uefa che dir si voglia da vecchi nostalgici, visto che il trofeo è rimasto quello ed ha un fascino particolare.
La Roma troverà uno stadio pieno e carico d’amore che proverà a spingere i giallorossi oltre l’ostacolo. La Roma dovrà dare credito ai proverbi e raggiungere (non c’è due senza tre) la terza semifinale europea consecutiva dopo quella dello scorso anno in Conference League, e quella di due anni fa proprio in Europa League.
Ajax (vittoria ad Amsterdam è pareggio all’Olimpico); Bodo Glimt (sconfitta al Polo e vittoria all’Olimpico) ed ora il Feyenoord, dove ancora una volta sarà decisivo il fattore campo o almeno e così da due stagioni. Il fattore Mourinho che da quando è arrivato ha trovato sempre casa piena facendone un fortino inespugnabile in questa sincrasia tra lui, la squadra ed i tifosi.
D’altronde in conferenza stampa pre-partita lo Special One ha ribadito: “mi fido della mia squadra, mi fido dei miei tifosi” e come dargli torto sui tifosi visto i continui pienoni e le continue conferme. Conferme che i tifosi dovranno dare sotto forma di spinta alla squadra per confermare appieno le parole di Mourinho.
Non ci resta che aspettare, l’attesa sta per terminare e domani sera dovremo rimandare i Batavi e i suoi sostenitori a casa con le pive nel sacco, se non altro per “vendicare” l’impunità di certi vandali (altre popolazioni nemiche dei romani) sul patrimonio artistico e culturale di Roma e dell’Italia intera, e per poter scrivere una nuova pagina magica. Daje Roma non vediamo l’ora.