Nicola Ciacciarelli
Continua il periodo non proprio positivo, per usare un eufemismo, della Juventus che non riesce a vincere con l’Atalanta (2-2) e subisce il sorpasso del Milan.
Allo Stadium non basta un secondo tempo di rabbia e orgoglio per ottenere i tre punti. I bianconeri, tutto sommato, giocano, hanno il pallino della gara in mano, ma quando l’Atalanta si affaccia nella trequarti avversaria dà sempre l’impressione di poter far male. La Juve è brava a reagire alla prima rete di Koopmeiners, su schema da calcio piazzato, ribaltandola con Cambiaso e Milik, ma dimostra tutta la sua fragilità subendo il bis dall’olandese, abile a sfruttare un buco difensivo. La Juve delle ultimissime settimane non difetta nel creare, ma non è equilibrata. Le certezze accumulate fino a febbraio sono pian piano svanite come il secondo posto, per il momento.
Se si guarda il bicchiere mezzo pieno si noterà che la Juve ha mantenuto invariato le distanze sulle candidate alla lotta Champions. Più sette sul Bologna, più 10 su Atalanta e Roma. Bottino di tutto rispetto a dieci giornate dal termine. L’impressione è che però senza innesti di valore questi uomini, con questa guida tecnica, più di una tranquilla qualificazione alla Champions non possono ”regalare” al popolo bianconero.