di Brenda Galbato
Sempre più aria di crisi in casa Milan: dopo l’amara sconfitta contro i cugini che si sono aggiudicati in casa dei rossoneri il titolo di Campioni d’Italia, la società dovrà rivalutare i propri piani per il futuro.
Un periodo di caos più totale che sembra non voler abbandonare Pioli e i suoi ragazzi; prima la sconfitta schiacciante di Europa League di andata e ritorno, con il trionfo della Roma verso le fasi finali del torneo e il regalo dello scudetto ai cugini nerazzurri.
L’ennesima beffa anche per i tifosi che si sono sentiti doppiamente umiliati per la sconfitta: vittoria in casa propria e seconda stella regalata con esultazione dei tifosi avversari.
Un ciclo davvero pessimo per Mister Pioli che ancora una volta ha perso miseramente questo derby (per l’esattezza sesta volta) mostrandosi all’Inter con un gioco prevedibile e senza idee.
Però bisogna anche ricordarsi che durante questi cinque anni, l’allenatore parmigiano ha fatto anche cose buone per la società: ha riportato la squadra dall’ undicesimo posto in cui si trovava al secondo posto dove è tutt’ora.
Quest’uomo è riuscito in un’impresa che tutti davano per impossibile e non dimentichiamoci nel mezzo di questo lungo cammino uno scudetto vinto nel 2022 e una semifinale di Champions.
Anche la squadra ha le proprie colpe vedi lo scarso senso di appartenenza e coesione come gruppo; caratteristiche che li hanno contraddistinti nella vittoria scudetto due anni fa.
I calciatori non hanno avuto un forte impatto sulla stagione in corso: buon potenziale, ma non sufficiente per effettuare quel salto di qualità che un campione dovrebbe avere.
Tralasciando i successi passati, ora come ora l’obiettivo del Milan è quello di restare al secondo posto per la qualificazione in Champions.
Non per questo però bisogna dormire sonni tranquilli: a breve ci sarà da affrontare la Juve, che dalla classifica risulta distante di 5 punti.
Quindi sarà necessario mantenere alta la concentrazione ed evitare ulteriori scivoloni.
Per il dopo-Pioli ci sarà tempo e modo, sicuramente la società si sarà già messa in moto per la scelta del futuro allenatore.
L’importante è che quest’ultimo porti in vetta il Milan con una rosa più competitiva e completa “vedi attaccante” con l’appoggio completo della società.