I governanti del calcio; l’anno sabbatico e la passione uccisa

Posted By on Giu 30, 2024 | 0 comments


(di Giuseppe Porro)

Fallimento, una sola parola: fallimento! Il giorno dopo la debacle azzurra abbiamo il primo nome e cognome di questa disfatta ovvero il CT Luciano Spalletti, ma il mister è soltanto la punta dell’iceberg. È facile dire che è colpa di Spalletti senza poi analizzare accuratamente un movimento calcio che fa acqua da tutte le parti ormai da decenni.

La sconfitta contro la Svizzera ha radici più lontane, e con tutto il rispetto per gli elvetici famosi nel mondo per tante altre cose ma non per il calcio, non abbiamo perso con nazionali di blasone e storia pari al nostro. Ma d’altronde i nostri spauracchi di oggi si chiamano Svizzera; Macedonia del Nord; ecc. ecc.

La politica ha rovinato il calcio, questa brutta abitudine di aver governanti attaccati alle poltrone quando le dimissioni sarebbero state l’unica soluzione ad un fallimento viene per l’appunto dalla politica. Gravina è riuscito a fare peggio del suo predecessore Tavecchio, e se pensavamo di aver visto in Ventura il peggio, il peggio non è mai morto.

Euro 2016: Antonio Conte ci porta ai rigori con la Germania e con una Nazionale molto più scarsa di questa che di Pellè e Zaza faceva il suo vanto. Euro 2020 (2021): vinciamo anche grazie a una grande dose di fortuna gettando fumo negli occhi. Nel frattempo restiamo a guardare i mondiali 2018 in Russia e 2022 in Qatar, deludendo generazioni di bambini e uccidendo la passione di chi era abituato a vedere le notti magiche estive praticamente da sempre.

Invece di provare a riformare e rifondare il movimento calcio italiano partendo dai vivai (il torneo di Viareggio era un fiore all’occhiello italico quasi come il carnevale) siamo andati avanti vivacchiando su qualche risultato ottenuto, e pensando di poter poi con la storia ottemperare alla necessità.

Abbiamo vissuto gente come: Buffon; Maldini; Cannavaro; Nesta; Chiellini; Pirlo; De Rossi; Totti; Del Piero; Baggio; Mancini; Vieri; Vialli ecc ecc dove sono ora? La prostituzione mediatica che vede il calcio consegnarsi alle tv figlie di introiti sempre più alti e partite sempre più numerose, ci hanno portato ad avere 20 squadre in Serie A e governanti incapaci di governare il sistema calcio.

Basterebbe intanto diminuire le squadre nella massima serie, mettere regole ferree che tutelino i vivai, creare infrastrutture vere, poi per quando riguarda i governanti attaccati alle poltrone, inserire un “governo tecnico” con a capo della FIGC un uomo di campo tipo Rivera o Zoff per fare degli esempi, comunque una riforma che parta dalla testa in modo radicale, senza aspettare di qualificarci al mondiale 2026.

Per concludere con il senno di poi forse per Luciano Spalletti era meglio godersi l’anno sabbatico e le galline del Cioni, anche perché si è dimostrato un ottimo allenatore ma un pessimo selezionatore, e forse in fondo in fondo Roberto Mancini criticato da tutti, non ha avuto tutti i torti, anzi.

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