“Hello hello, ciò una notizia sensazionale. chiamate tutti: la Bbc; la ccd; er ddt. Portate i giornali; la television, venite co er cantastorie; er gelataro, la giostra, ciò un asso nella manica!” Così recitava Alberto Sordi alias Nando Mericoni annunciando in pompa magna gli americani a Roma.
Albertone nazionale che con i suoi molteplici film, è stato lungimirante analista e precursore di molte sfaccettature; abitudini; vizi e virtù degli italiani. Aveva visto lungo anche con gli americani a Roma, da Santi Bailor a Pallotta fino a Friedkin.
Dal Missouri al Massachusetts; dalla California a Roma con (anche se con modalità diverse) comunque lo stesso modus operandi nel gestire la società Roma, che come piace agli americani e agli operatori finanziari resta e resterà comunque un asset.
La gestione americana parte nel lontano 2011 con la definizione di “progetto” che vede al centro dello stesso lo “stadio di proprietà”, e che ad oggi non vede ancora luce se non sulla carta, tra plastici; video; presentazioni e quant’altro.
13 anni di Roma, (9 anni Pallotta 2011/2020 – 4 anni Friedkin 2020/2024) che anno visto 2 presidenti, per l’appunto James Pallotta e Dan Friedkin (senza contare Di Benedetto e Ryan Friedkin) ma un progetto senza progettualità.
13 anni che hanno visto passare 11 allenatori diversi (Luis Enrique; Zeman; Andreazzoli; Garcia; Spalletti; Di Francesco; Ranieri; Fonseca; Mourinho; De Rossi e Juric). 6 Direttori Sportivi diversi (Sabatini; Massara; Monchi; Petrachi; Thiago Pinto e Ghisolfi). Ma soprattutto 11 Dirigenti; Ceo o factotum diversi (Baldini; Montali; Tacopina; Pannes; Zanzi; Baldissoni; Gandini; Totti; De Sanctis; Fienga; Souloukou).
Questi i principali ruoli senza contare altre competenze, ma soprattutto senza contare i calciatori che superano di gran lunga le 150 unità. Insomma un “progetto” che al momento fa acqua da tutte le parti e non vede sbocchi visto che la Roma degli ultimi anni ha fatto gli stessi piazzamenti con gli stessi punti, senza arrivare all’agognata qualificazione Champions che manca per l’appunto dai tempi di Pallotta.
Si sa il cinema è Hollywood e l’America, quindi da: “Americà facce Tarzan” dove Pallotta si tuffa nella piscina di Trigoria al “Top Gun” Friedkin che vola sui cieli europei a prelevare campioni piu o meno affermati, speriamo di non fare la fine dell’americano che finisce nel “burone della maranella”.
“Hallo hallo, ciò una notizia sensazionale. chiamate tutti: la Bbc; la ccd; er ddt. Portate i giornali; la television, venite co er cantastorie; er gelataro, la giostra, ciò un asso nella manica!”. Speriamo bene!