Nicola Ciacciarelli
In Arabia Saudita va in scena l’ennesima delusione della stagione juventina. I bianconeri perdono la semifinale di Supercoppa con il Milan 2-1 e danno addio al primo trofeo stagionale.
Una partita che racchiude i difetti di una squadra che non riesce a trovare la giusta via e che è attesa da un gennaio terribile. AndatI avanti quasi subito con Yldiz, i bianconeri hanno tutto sommato controllato per larghi tratti la gara, ma hanno avuto il torto di non chiuderla, vedasi l’errore marchiano sotto porta di Vlahovic.
Prima Locatelli ‘’regala’’ il rigore a Pulisic, poi l’autogol di Gatti, complice un Di Gregorio nella terra di nessuno. La Juve si trova sotto senza quasi sapere perché e, come già accaduto quest’anno, non ha la forza sufficiente per reagire.
A Riyad va in scena il solito copione di una Juve che illude prima e che si scioglie alle prime difficoltà. Male Vlahovic, male i neoentrati, molto male la difesa alta, colta impreparata da due verticalizzazioni abbastanza prevedibili del Milan, la prima di Magnain (!) addirittura. Motta non trova il bandolo della matassa, complice una linea difensiva che regge nella prima parte di gara, per poi consumarsi alla lunga. Non è un caso che ormai, causa infortuni, sono sempre gli stessi a giocare. Urgono rinforzi e alla svelta, visto che si è deciso di rinunciare anche a Danilo. In difesa, come in attacco, dove Vlahovic non fornisce le garanzie richieste e Milik è desaparecido. Alle porte c’è un gennaio da far tremare i polsi e in queste condizioni psicologiche, prima ancora che fisiche, la Juve rischia di allontanarsi dalla zona Champions.