Juve, il punto

Posted By on Nov 10, 2025 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli

Per Luciano Spalletti la strada verso El Dorado sarà lunga e tortuosa, non per sue responsabilità, ma perché la Juventus è un paziente malato, che già diversi medici (leggasi Motta, Tudor ed in precedenza Allegri) hanno provato a rianimare senza successo.

La rosa appare squilibrata, tanti attaccanti, esterni, mezze punte, mentre poco materiale a centrocampo, dove latitano registi ed una difesa cortina anziché no. A mancare non è la volontà, ma la personalità. Fotografia perfetta sono le due volte che la Juve, nell’ultimo quarto di gara, ha avuto di tirare dal limite e si è preferito scaricare sugli esterni (vero Koopmeiners). Tanti passaggi orizzontali e se, delle volte, riescono passaggi nello stretto la Juve non guadagna metri e non crea la superiorità numerica, una caratteristica che possiede Conceicao, ma che si sta rivelando non decisiva. Un po’ perché il portoghese non è un fine crossatore, un po’ perché le difese italiane sono le migliori in Europa e un po’ anche perché la Juve non riempie l’area di rigore a dovere, mancando di incursori veri e propri.

L’impressione è che la squadra abbia bisogno di campo e quando l’avversario restringe gli spazi Vlahovic rimane l’unico punto di riferimento. A Spalletti il compito di trovare il modo di invertire la rotta, perché di questo passo anche il piazzamento in Champions è a forte rischio.

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