Nicola Ciacciarelli
Tre punti e poco altro. Verrebbe spontaneo definirla così la serata di ieri, in cui la Juve fa un passo importante verso la qualificazione ai playoff grazie alla vittoria sul Pafos (2-0), ma non fornisce rassicurazioni sul futuro prossimo.
I bianconeri sono apparsi ancora una volta insicuri, specialmente nella prima frazione, in balia di un avversario discreto, ma tutt’altro che trascendentale. Eppure la Signora ha rischiato più volte di andare sotto, concedendo molto, troppo, ai ciprioti venuti a Torino per giocarsi legittimamente le loro chances. La Juve si è mostrata compassata in fase di possesso e poco incline a compattarsi rapidamente in fase di transizione difensiva, permettendo agli ospiti di trovare ampi spazi in ripartenza. Lo 0-0 al 45’ è stato sottolineato dai fischi dell’Allianz stadium, esasperato dall’atteggiamento quasi balneare dei suoi in alcuni frangenti del match.
Nella ripresa Conceicao, al posto Zeghrova, ha fornito un pizzico di imprevedibilità in più rispetto al kosovaro, ma più in generale la squadra tutta ha alzato i giri del motore, costringendo il Pafos a chiudersi negli ultimi trenta metri senza riuscire più a ripartire. La Juve si fa più coraggiosa con gli ingressi di Openda e Thuram e cinge d’assedio i ciprioti, ma occorre l’estemporaneità di McKennie per sbloccare la partita a metà ripresa. Il Pafos si apre e sei minuti dopo la Juve chiude i conti con un tre contro uno in ripartenza finalizzato da David, che si riscatta dopo una rete divorata nella prima frazione.
Spalletti si prende i tre punti e vede la qualificazione vicina, ma è consapevole che a Bologna servirà un’altra prestazione per prendersi l’intera posta in palio.