di Vincenzo Boscaino
Fiorentina-Inter non è una partita come le altre. Per la Viola è un segno di discontinuità con il passato. Uno strappo tra ciò che era e ciò che c’è. Fiorentina-Inter è un incontro con “vecchi amici” del centrocampo: Borja Valero e Matias Vecino.
Per 233 volte Valero-Vecino sono scesi per cercare i tre punti con i gigliati. 233 volte hanno dato tutti loro stessi, per 233 volte sono stati amati ed elogiati. Ma oggi è diverso.
Oggi il presente è costituito dal terzetto Benassi-Badelj-Veretout che tanto bene sta facendo nelle ultime settimane. Corsa, qualità e freschezza Fiorentina-Inter sarà anche un modo per capire quanto è cambiato, se in meglio o in peggio.
Che questo fosse un match sentito a Firenze era stato già ampiamente compreso da questo ritorno al passato. Ma Pioli vuole tenere tutti in tensione: “Ci si sofferma troppo sui risultati, ma le prestazioni dell’Inter non sono mai venute meno. Hanno qualità, forza e certezze. Hanno colmato alcune difficoltà dello scorso anno e giocano con spessore, contenuti e grande fisicità. Ci siamo preparati per contrastarla. E’ una squadra che crea molto, lo sappiamo, servirà una partita perfetta. Per un risultato straordinario serve uno sforzo eccezionale”.
Pioli inoltre rincara la dose, in conferenza stampa, affermando che l’obiettivo è il sesto posto e che non è ormai così distante.
Fiorentina-Inter è un’opportunità per acciuffare l’Europa. Dopotutto è risaputo: bisogna fare i conti con il passato, per avere un futuro glorioso.