Studiare bene il teorema di Pitagora!

Posted By on Gen 6, 2018 | 0 comments


di Francesco Morasso

 

Prima partita del nuovo anno per il Milan che ospita a San Siro il Crotone di Walter Zenga. Sulla carta i rossoneri sono favoriti, ma i Pitagorici non stanno affatto sfigurando guidati del nuovo tecnico e non fosse altro per il mito che accompagna e caratterizza l’antica città fondata dagli Achei nel VII secolo, l’impegno non va sottovalutato per nessuna ragione al mondo. Sin dalla notte dei tempi si narra che I Crotonesi furono abili guerrieri e non a caso possono essere considerati gli Spartani della Magna Grecia. Per secoli è stato messo in rilievo il fatto che Crotone avesse le donne più belle e gli uomini più forti fisicamente di tutte le altre città tanto che furono ripetutamente vincitori di numerosi Giochi Olimpici ; la salvezza dello scorso anno si colloca perfettamente su questo solco mitologico.

Secondo la leggenda il nome della città deriva dal mitico Kroton, figlio di Eaco, che per errore fu ucciso da Eracle suo ospite e grande amico il quale ne seppellì il corpo e fece fondare la città sulle sue spoglie. Fra storia e miti e’ assolutamente importante che il Diavolo interpreti, questa volta consapevolmente, la parte: un moderno Eracle che ha la meglio sull’amico (Milan e Crotone hanno ottimi rapporti) e gli concede l’onore delle armi. In realtà il vero nemico da sconfiggere definitivamente in casa rossonera è l’instabilità che ha contraddistinto i risultati di tutto il 2017. Le due squadre si schierano a specchio con il consueto 4-3-3: Gattuso schiera davanti a Donnarumma la linea a quattro  con Calabria a destra, il tandem Bonucci-Romagnoli centrali, e Rodriguez a sinistra. A centrocampo Biglia favorito su Montolivo in cabina di regia con ai due lati Kessie e Bonaventura mezzepunte, in attacco a destra Suso, al centro Cutrone e Calhanoglu sistemato sull’out mancino.

Zenga opta per una difesa composta da Ajeti e Ceccherini centrali, Martella terzino sinistro e Sampirisi a destra, a centrocampo la regia é affidata a Barberis, Rohden e Mandragora le mezzali, Budimir fa da centravanti con ai lati Stoian e Tonev, favorito su Trotta. 

Da sottolineare che il tecnico Walter Zenga, fiero ed agguerrito rivale, milanese ed interista da sempre, incontra i cugini del Milan per la terza volta da allenatore avversario e non è mai riuscito a portare a casa dei punti…fa da contraltare a questo dato, apparentemente favorevole ai padroni di casa, l’incapacità cronica del Diavolo di vincere fra le mura amiche, vinta una sola gara casalinga delle ultime sei in campionato.

Sia la leggenda che il mito che la stretta attualità convergono verso la direzione indicata da Mister Gattuso: “Per noi oggi nessuna partita é abbordabile”…quindi un solo imperativo: NON SOTTOVALUTARE i figli di Pitagora!

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