di Francesco Morasso
Un impegno assolutamente da non sottovalutare nella terra di confine per eccellenza, oggi alle 15:00 il Milan di Gattuso dovrà cercare di avere la meglio su una volitiva Udinese guidata da un ottimo ex milanista come Massimo Oddo.
La compagine bianconera ha vinto quattro delle ultime cinque sfide con i rossoneri in serie A: tanti successi quanti nei precedenti 25 incontri. Dall’arrivo di Mister Oddo l’Udinese ha guadagnato 20 punti in campionato, solamente Napoli e Juventus hanno fatto meglio nello stesso periodo e dopo la sconfitta tennistica contro la stessa Juve, i friulani non hanno mai concesso più di un gol nelle ultime sei partite casalinghe.
Il Milan, dal canto suo, arriva da tre successi consecutivi: l’ultima volta in cui il Diavolo ha ottenuto quattro vittorie di fila in seria A è stato nell’aprile 2014; tanto basterebbe per non sottovalutare il match e per cercare di superarsi dando il massimo per aggiungere solidità alle proprie fondamenta e credibilità al proprio progetto.
Per conquistare i tre punti, il tecnico milanista si affiderà ad una formazione in gran parte collaudata, fatta eccezione per il ritorno da titolare di Andre’ Silva. In difesa saranno Abate e Calabria i terzini, ormai consueto e rodato il centrocampo con Biglia in cabina di regia e gli alfieri Kessie e Bonaventura a dar man forte, Suso e Calhanoglu completeranno il tridente offensivo. Considerando che si va verso un possibile tutto esaurito alla Dacia Arena, la squadra di Oddo si schiererà ancora con il 3-5-2 per riuscire ad avere la meglio sugli avversari e ripagare tanto affetto da parte dei propri supporters: la difesa sarà composta da Danilo, Nuytinck e Angella, Widmer e Pezzella gli esterni, Behrami il mediano con Barak e Jankto ai suoi lati. davanti la coppia De Paul-Lasagna.
Le sfide fra Udinese e Milan sono sempre ricche di spunti e farcite di aneddoti, sempre una partita un po’ speciale: ad Udine nel gennaio 1985 esordisce un, ancora sedicenne, Paolo Maldini; in un Milan-Udinese del 2014 i rossoneri riabbracciano Kakà; nel 2008 un Gilardino in grande spolvero realizzò la rete che permise alla sua squadra di espugnare il Friuli al 92′; proprio l’anno scorso in casa dei bianconeri Jack Bonaventura si infortuna seriamente e si pregiudica tutta la stagione. Insomma per questi amarcord e per altri mille motivi…oggi va fatto un buon lavoro in una terra difficile e piena di significati, va riaccesa la speranza per un posto al sole nella regione più mitteleuropea d’Italia.