Nicola Ciacciarelli
Torna la Champions e si inizia a fare sul serio. Scatta l’eliminazione diretta e per la Juve l’ostacolo si chiama Tottenham. Gli inglesi, reduci dalla vittoria interna nel derby con l’Arsenal, sono la squadra ad aver totalizzato più punti nella fase a gironi (16).
A far paura non sono solo le 32 reti in 33 presenze di Kane, ma un impianto di gioco collaudato. Anche in Piemonte Pochettino dovrebbe optare per un 4-2-3-1 con Alli dietro a Harry Kane, ma libero di giocare a tutto campo. La forza degli Spurs è nel continuo movimento dei terzini Davies e soprattutto Trippier, sempre pronti ad offrire preziosi sovrapposizioni e destinatari dunque delle invenzioni di Eriksen. Il danese disegna calcio e seppur partendo da posizione decentrata insieme a Dier, il regista arretrato, è l’uomo su cui poggia la manovra dei londinesi. Squadra che impone ritmi alti, quasi forsennati in casa, il Tottenham in trasferta cambia leggermente e privilegia una manovra più rallentata (ma non troppo). I bianconeri conoscono le debolezze dell’undici di Pochettino e sanno che in fase di non possesso gli Spurs non rientrano con entrambi gli esterni offensivi. Per la Juve sarà fondamentale il cambio gioco e il superamento della linea di pressing Spurs, solitamente piuttosto alta. Allegri confermerà il 4-3-3 ma cambierà alcuni uomini rispetto a Firenze. Spazio per Douglas Costa a destra, la sfida con Ben Davies potrebbe risultare decisiva e determinare un vantaggio per Madama. Dall’altra parte Mandzukic se la vedrà con Trippier, formidabile corridore ma sedici centimetri in meno del croato. Non sorprendetevi, dunque, se vedrete la Juve alzare palla e cercare gli appoggi dell’ex Bayern e Atletico per l’arrivo da dietro dei centrocampisti. In generale la Juve dovrà impostare una gara di movimento. In fase di non possesso la difesa schierata di Pochettino ha mostrato più di qualche crepa quest’anno e centralmente la coppia Vertonghen-Sanchez non garantisce sempre la massima affidabilità. I vicecampioni d’Europa avranno il compito di attaccare ma con raziocinio. Perdere palla in fase di possesso potrebbe essere esiziale con le spaventose bocche da fuoco che possiede il Tottenham. E da stasera non si può sbagliare. Si fa sul serio.