di Elia Faggion
La vittoria di Bologna ha iniettato un’ossigenante dose di tranquillità all’Inter, sebbnne rimangano numerosi ed estremamente preoccupanti segnali negativi. I 3 punti servivano a ritrovare morale, fiducia, autostima, ingredienti sempre mancanti nella ricetta dell’Inter vernina, ma di certo questi non possono rappresentare un saldo piedistallo sul quale appoggiarsi: l’Inter nei momenti delicati non è ancora lucida, e le prestazioni autunnali, magari non brillanti, ma sempre solide e concrete, sono ancora un lontano miraggio.
L’avversario di questa sera è sempre rossoblu, ma quasi sicuramente darà maggiori grattacapi rispetto agli emiliani. Il Genoa, da quando è arrivato Ballardini, è la terza squadra in A per punti fatti: 21, dietro solo a Napoli e Juventus, imprendibili a 31. Il grifone nel 2017 è sempre stato al centro dell’inferno della zona retrocessione, ma oggi grazie a questi numeri ha già 10 punti di vantaggio sulla terzultima (Spal, 17 punti). È una squadra che oltre ad aver trovato un eccezionale equilibrio difensivo (5 gol subiti nelle ultime 10), sta bene fisicamente ed arriva fresca nei minuti finali, dove spesso riesce a decidere la partita: degli ultimi 5 gol genoani, 4 sono arrivati dopo l’80’. E attenzione a Diego Laxalt, ex Inter, che ha messo a segno 2 reti-vittoria proprio allo scadere nelle ultime 2 partite (Chievo e Lazio). Dall’altra parte invece occhi puntati, oltre che sul giovane e frizzante Karamoh, su Eder: ex Sampdoria, capace di segnare al Genoa 3 reti nel derby della Lanterna, che sostituirà per la terza volta consecutiva capitan Icardi (altro ex Samp che al Genoa ha segnato 3 volte, 2 con la maglia dell’Inter). Finora l’ha fatto molto bene: oltre ai 2 gol siglati, è stato esempio positivo per intensità, carattere e altruismo verso i propri compagni.
La situazione odierna in classifica dice che l’Inter è terza davanti a Roma e Lazio, che però gli soffiano sul collo. Sarebbe problematico non vincere stasera, perché dopo la prossima partita col Benevento, i baùscia saranno attesi da Milan, Napoli e Sampdoria. È un momento che definire delicato sarebbe riduttivo.