Giacomo Nannetti
Con le non positive scorie del post-Champions e con qualche indisponibilità di troppo, la Juventus arriva al derby della Mole non nelle migliori condizioni possibili. Il match di domani alle 12.30 allo Stadio Grande Torino avrà una particolare importanza per i bianconeri: vincendo questa partita, tutt’altro che semplice, la Juventus supererebbe un difficile scoglio, mettendo pressione al Napoli senza perdere terreno. Allegri, non per scaramanzia, ma per certezze derivate dai numeri, tornerà al 4-3-3 che gli aveva permesso di incassare un solo gol nelle ultime 16 uscite, prima della sfida di Champions. Oltre al solito Cuadrado, anche Mandzukic resterà ai box a causa di un attacco febbrile, mentre il tecnico toscano potrà contare sul ritorno in panchina di Paulo Dybala, pronto a fare una mezz’ora nel finale per far rifiatare qualcuno del trio offensivo e su quello di Howedes. A comandare la truppa bianconera non ci sarà il solito Buffon, pronto infatti Szczesny. Il pacchetto arretrato sarà lo stesso della gara di martedì con Chiellini, Benatia e Alex Sandro. In mezzo al campo Pjanic verrà confermato, mentre Khedira sarà costretto agli straordinari; per l’ultimo posto in mediana Marchisio sembra essere favorito su Bentancur e Sturaro. Scelte obbligate per Allegri nel reparto di attacco: Higuaìn, D.costa e Bernardeschi partiranno tutti assieme, essendo gli unici a disposizione del mister, anche se l’ex viola è stato vittima di un affaticamento. La Juventus sa di non poter perdere terreno nei confronti dei partenopei impegnati in una sfida agevole in casa contro la SPAL, a differenza dei bianconeri che dovranno fronteggiare un Toro in ascesa dopo l’avvento sulla panchina granata di Mazzarri. Nel caso in cui i campioni d’Italia dovessero vincere prendendosi il primo posto momentaneo, i grattacapi del Napoli aumenterebbero notevolmente.