di Alessandro Nardi
Il Toro perde il derby e questo si poteva anche prevedere. Il problema è che lo perde male, lo perde senza giocare. Il novo modulo varato da Mazzarri, il 4-1-4-1 non ha dato i risultati sperati. Se è vero che una sorta d’equilibrio i granata lo hanno mantenuto per tutto il corso della partita è altrettanto vero che in fase offensiva non si sono mai affacciati in modo pericoloso dalle parti di Szczesny. Belotti è lasciato troppo spesso da solo mentre Iago Falque ed Ansaldi non riescono a rifornirlo dei palloni giusti per essere pericoloso. Anche le discese di De Silvestri e Molinaro non sono incisive, a differenza delle altre partite non riescono ad essere d’aiuto in fase offensiva, erano troppo bloccati in difesa e non riuscivano a dare il supporto offensivo necessario. Anche Baselli in cabina di regia, non aiutato al meglio Obi e Rincon finisce per imbrigliarsi nelle maglie del centrocampo bianconero. La sensazione è stata quella di una squadra che pensava più a non prenderle che a darle e giocando in questo modo contro la Juventus c’è veramente poco da fare. Infatti i bianconeri riescono a superare il muro difensivo granata già al 33° minuto, quando, dopo un’azione viziata da un fallo non rilevato Alex Sandro da ragione ad Allegri che lo ha schierato come esterno alto, spingendo in rete il cross basso di Bernardeschi che ha tagliato perfettamente tutta l’area di rigore. Pochi minuti prima Belotti ha avuta la palla buona per portare in vantaggio il Toro, ma la spreca calciando malamente sul fondo. Anche nel secondo tempo la partita ha lo stesso canovaccio, con la Juventus che fa la partita, ma senza creare occasione ed il Toro che si chiude ordinato e tenta di ripartire. Al 79° è Iago Falque, l’uomo incoronato da Mazzarri in conferenza stampa, ma anche lui oggi deludente al pari degli altri ad avere la palla buona, e tenta il colpo vincente da fuori area ma Sczczesny si fa trovare pronto. Troppo poco per raccogliere un risultato positivo contro la Juventus. Adesso l’Europa è un po’ più lontana, molto dipende dal posticipo serale tra Milan e Sampdoria, dove una sconfitta dei blucerchiati, sarebbe la cosa migliore che Mazzarri si possa augurare per rimanere in corsa.