di Vincenzo Boscaino
Ci sono partite in cui non conta come, ma serve vincere. Ci sono partite tese, sporche e cattive che però contano di più. Fiorentina-Chievo era la partita del non ritorno, l’ultima chance per sognare. Bisognava vincere, si è vinto.
La partita finisce 1 a 0 per i Viola con un gol meraviglioso di Biraghi che la mette all’angolino, dove Sorrentino non può nulla. Al Franchi il clima è gelido, ma basta poco per scardarlo. Partenza razzo della Fiorentina: Biraghi che nei primi minuti ci prova due volte, trovando il vantaggio al sesto minuto. Poi ci prova Falcinelli ma non riesce a trovare il raddoppio. I primi 45 minuti scorrono lisci per i Viola che non corrono grossi pericoli, ma che si dovrebbero mangiare le mani per non aver chiuso anzitempo la partita.
Nel secondo Tempo la squadra di Maran cresce di ritmo ed intensità, spostando Pucciarelli dietro le Punte. Sportiello salva su Radovanovic prima che Castro graziasse la Viola mangiandosi un gol già fatto. Gli ultimi minuti sono di sofferenza, ma la Fiorentina non si scompone e riesce a portare a casa la vittoria. Unica nota stonata l’infortunio di Chiesa che al 38’ del secondo tempo lascia il campo per infortunio.
Nel post-partita ai microfoni si presenta Murelli il Vice di Pioli:” “Siamo soddisfatti per la vittoria, le condizioni atmosferiche ci hanno condizionati ma siamo stati bravi ad andare in vantaggio e ad adattarci alla situazione. Siamo stati bravi a difendere, dovevamo essere più cinici”.
La Fiorentina torna al successo dopo 3 mesi, vince ma non convince. Ma va bene lo stesso. Udinese e Bologna scavalcate in un colpo solo. 3 punti che danno ossigeno ai sogni Viola: oggi l’impresa Europea sembra più facile.