Juve stop!

Posted By on Mar 18, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Si ferma a dodici la striscia di vittorie consecutive della Juve che impatta a Ferrara 0-0 con la Spal e potrebbe vedersi ridurre immediatamente il vantaggio sul Napoli. Uno stop quasi fisiologico, ma senza dubbio inaspettatto, perchè arrivato sul campo della terz’ultima in classifica.
Al Paolo Mazza va in scena un’edizione dei bianconeri sottotono, che non sfonda il muro eretto dagli uomini di Semplici. Il 3-5-2 del tecnico spallino imbriglia una Juve lenta e, in alcuni tratti, svogliata. A mancare sono le energie mentali e fisiche. Il numero di impegni ravvicinato e la quantità non indifferente di problemi fisici occorso agli uomini di Allegri negli ultimi due mesi non può non influire. E a Ferrara la Juve paga il conto di settimane di rincorsa al Napoli.
Il centrocampo a due di Madama soffre la vitalità di quello ferrarese, in particolare la posizione da mezz’ala di Schiatterella. Il centrocampista campano compie un lavoro oscuro, ma efficace: impedire che arrivino palloni ”puliti” a Pjanic o comunque oscurargli la visuale. Il bosniaco infatti gira a vuoto. Non bastano le accelerazioni di Douglas Costa. Il brasiliano semina il panico tra gli spallini, ma nessuno segue le sue iniziative costringendolo a fermarsi e permettendo agli uomini di Semplici di rientrare e recuperare in gran fretta. Stavolta non incidono nemmeno i cambi di Allegri, anzi l’ingresso di Mandzukic aumenta se possibile la farraginosità della manovra bianconera. Il livornese sposta Alex Sandro da esterno alto a terzino nel tentativo di rianimare l’ex Porto letteralmente irriconoscibile. La sua gara, caratterizzata da un’infinità di duelli persi con il dirimpettaio Lazzari, fotografa alla perfezione la scialba prestazione della Signora. La Spal ha il merito di chiudersi bene e, nel momento di massima pressione juventina, non concedere l’imbucata ad Higuain. La difesa di Semplici evidenzia meccanismi perfetti, a dispetto dei cinquanta gol sin qui subiti, e la lettura tattica del fiorentino è impeccabile. Nella gara dei biancazzurri è fondamentale l’apporto della doppia punta. Antenucci e Paloschi giocano vicino tra loro trovandosi a meraviglia e, seppur poco pericolosi negli ultimi sedici metri, danno comunque modo alla squadra di salire e rifiatare. Per larghi tratti di gara, infatti, i padroni di casa impongono il loro possesso palla, magari non fine a sfondare la linea di difesa dei torinesi, ma comunque utile a tener lontano possibili minacce. Troppe le pause della Juve durante i 90 minuti. L’aggressione ai portatori di palla è limitata e permette ai ferraresi di prendere coraggio e consapevolezza nei propri mezzi. Lo stop arriva al termine di una super rincorsa, culminata con la vittoria di mercoledì che aveva consegnato quattro punti di vantaggio sul Napoli. Tutto sommato un obiettivo che in molti ritenevano difficile potersi realizzare un mese fa. Non è il caso dunque di fare drammi, ma compiere riflessioni serie per quando si riproporrano trasferte simili a quelle del Mazza, come a Crotone o a Benevento. Perseverare sarebbe diabolico.

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