Giorgio Dusi
Correre sempre più forte verso l’Europa, senza fermarsi o guardarsi indietro. Lo scorso anno l’Atalanta ha costruito così la propria fantastica stagione, conclusa con un record straordinario di 72 punti e uno storico quarto posto. Ripetere quell’impresa sembra quasi impossibile ed è acclarato dalla classifica (ha un punteggio massimo di 74), ma l’Europa, quell’Europa che ha fatto sognare e regalato notti indimenticabili, è assolutamente a portata di mano. E tanto, tantissimo, passa dal match di oggi alle 18.30, contro la Sampdoria, nel recupero della giornata 27, rimandata per la tragica scomparsa di Astori.
Davide era legato a Bergamo in quanto sua città d’origine, la stessa di Emiliano Mondonico, altro punto fermo del calcio italiano scomparso la settimana scorsa e ricordato prima della gara interna contro l’Udinese. Anche oggi la Dea scenderà in campo con loro nel cuore, con la testa su una partita che è più che mai decisiva.
La classifica vede i bergamaschi a 47 punti, con Sampdoria e Fiorentina a 44 prime e uniche inseguitrici. Soltanto il settimo posto è rimasto valido per l’Europa League, visto che il sesto è al momento nelle mani del Milan a 50. Ma i rossoneri sono attesi dal derby contro l’Inter domani, per cui l’Atalanta può addirittura pensare all’aggancio, per poi sognare un eventuale sorpasso nello scontro diretto, scenario ancora lontano e comunque difficile, visto che i rossoneri sembrano avere qualcosa in più.
Per la sfida ai blucerchiati la formazione dovrebbe essere quasi la stessa vista contro l’Udinese, con l’unica possibilità di un avvicendamento sulla fascia destra – con Hateboer favorito su Castagne – e in difesa, dove Caldara è pronto al rientro ed è stato convocato da Gasperini.
Non risultano invece a disposizione due perni come Spinazzola e Iličić: sabato le due assenze sono pesate il giusto, ma l’avversario era forse anche più morbido. In questo caso non avere il miglior esterno a disposizione, contro una squadra che proprio sugli esterni difende perennemente male, può essere uno svantaggio. Ma giocare uno scontro diretto in casa lo compensa…