Champions, Wild Card e altre proposte

Posted By on Mar 22, 2016 | 0 comments


di Anna Ditta

 

Il CEO dell’Inter, Michael Bolingbroke, si è aperto a 360 gradi ai microfoni della BBC riguardo alle novità che potrebbero essere introdotte nel mondo del calcio.
Secondo Bolingbroke, l’Inter è uno dei principali dieci marchi nel mondo del calcio. Ma devono esserci alcune condizioni affinchè questa posizione possa essere sfruttata al meglio.

Innanzitutto, l’Inter deve tornare in Champions. Il quarto posto attuale in coabitazione con la Fiorentina sicuramente rende difficile il raggiungimento immediato di questo obiettivo. Boligbroke, però, parla di una possibilità già frequente nel tennis, ovvero le wild card. Il meccanismo delle wild card è, in parole povere, quello degli inviti. Gli organizzatori dei tornei invitano tennisti che per i
motivi più diversi non avrebbero i diritti per accedere al tabellone principale. E così si potrebbe fare per la Champions: “alcune squadre come l’Inter hanno un grande traino per la Uefa, e di ciò ne deve
tenere conto. Le wild card sarebbero un’ottima soluzione”.
In più, c’è il bisogno di rendere la Serie A più attrattiva: “nel Regno Unito, la maggior parte degli stadi sono di proprietà dei club, quindi se il proprietario vuole investire nell’impianto, può farlo. In
Italia è un po’ diverso. La maggior parte degli stadi sono di proprietà di enti locali, quindi hanno bisogno di vedere il piano business per operare una ristrutturazione. Questo rende tutto più
complicato. L’economia italiana ha attraversato momenti difficili negli ultimi anni, così il denaro è stato destinato in altri settori”.

Infine, il tema forse più interessante toccato da Bolingbroke è quello legato agli orari delle partite, che secondo lui, risultano decisivi ai fini del coinvolgimento del pubblico allo stadio e in tv: Quando si vede una partita di Premier League, c’è sempre sold out. L’illuminazione è migliore, l’erba è più verde. Si tratta di vedere un prodotto in tv e dire ‘vorrei essere lì’. Quando si vede una partita e gli stadi sono mezzi vuoti, non si ha lo stesso appeal… Quando abbiamo trasmesso le partite alle 20.45, nel cuore della notte in Asia, abbiamo perso il 75% della fan base. Decisioni del genere devono essere discusse in Lega. La gente vuole vedere le partite in diretta”.

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