Nicola Ciacciarelli
Ritorno di Champions a Madrid per la Juventus, che proverà a giocarsi quell’ 1% di possibilità di ribaltare il discorso qualificazione. Un’impresa titanica, che avrebbe il sapore dell’epicità.
Allegri potrebbe puntare ancora su un 4-4-2, ma stavolta più offensivo con Cuadrado e Douglas Costa sui lati, Pjanic e Matuidi al centro. In questo caso la volontà del mister sarebbe quella di ”riempire” l’area con più facilità. Il compito delle ali sarebbe, infatti, quello di attaccare il secondo palo, costringendo i terzini blancos ad abbassarsi e schiacciarsi. Il tutto sarà possibile se i bianconeri sposteranno la loro linea difensiva più in alto di qualche metro, rispetto al solito. Stringere il campo dunque. Così facendo il Real avrebbe meno spazio per effettuare cambi di gioco, ma ovviamente basterebbe una mancata pressione sul portatore di palla per regalare ai madrileni facili verticalizzazioni per favorire Ronaldo, Benzema ed Isco. Rischi obbligatori se si è chiamati ad una mission impossible. E quella del Bernabeu lo è a tutti gli effetti. L’altra opzione prevederebbe il solito 4-3-3 con l’aggiunta di un centrocampista in più (Khedira probabilmente) e Mandzukic largo a sinistra ad insistere nella zona di Carvajal. L’obiettivo del croato sarebbe quello di sfruttare i 17 centimetri in più dello spagnolo e fungere, dunque, da boa esterna. Infine una terza ipotesi prevederebbe il ritorno all’antico: un 3-5-2 con Douglas Costa che partirebbe da più lontano e tre marcatori puri in difesa a vedersela con Cristiano e co.
Il manuale (non scritto) del calcio prevede, in caso di Caccia all’impresa, una partenza a ritmi piuttosto sostenuti, elevati. Atteggiamento che, per un team abituato a prediligere l’andamento lento, potrebbe risultare difficile, quasi innaturale da assumere. In serate come queste serve, però, un po’ di sana follia e voglia di uscire dai soliti schemi prestabiliti. La caccia all’impresa è aperta.