Stefano Renzi
La squadra di Heynckes non vince e non convince, ma tanto basta per passare il turno. Lo 0-0 all’Allianz Arena tra Bayern e Siviglia, infatti, permette ai tedeschi di raggiungere le 19esime semifinali europee della propria storia grazie all’1-2 dell’andata. Una gara che i bavaresi cercano di controllare con il minimo sforzo ma senza quasi mai pungere, rischiando anche di passare in svantaggio in un paio di occasioni. Gli andalusi entrano in campo con l’atteggiamento giusto e, dopo un primo tempo con poche chance pericolose da entrambe le parti, è Correa nella ripresa a centrare di testa la traversa. Fosse andata diversamente, avremmo sicuramente assistito ad un match molto più interessante. Il Bayern gestisce così il risultato fino alla fine e, dopo un’altra prestazione poco brillante, porta a casa la qualificazione. Una gara per certi versi simile a quella d’andata, dato che il vero Lewandowski è sembrato nuovamente un ricordo lontano ed hanno pesato molto le assenze di Vidal ed Alaba, sostituito comunque bene da Rafinha.
Se da una parte i bavaresi possono vedere il bicchiere mezzo pieno, considerando la striscia stagionale di imbattibilità casalinga allungata a 20 partite, dall’altro lato ci sono alcuni dati meno confortanti. Il Bayern, infatti, solamente in 3 delle ultime 50 gare casalinghe di Champions non aveva segnato nel primo tempo. Inoltre i tedeschi hanno dovuto dire addio alla striscia di 7 vittorie di fila nella massima competizione europea, così come Heynckes che ha visto fermarsi il proprio record di 12 successi consecutivi. I campioni di Germania ora, freschi del titolo nazionale, potranno concentrare le loro energie esclusivamente nella Champions League. Anche perché un’altra prova del genere, in campo europeo, rischierebbe di farli tornare a casa a mani vuote.