Giovanni Rosati
Domani pomeriggio la Sampdoria sarà ospite al Paolo Mazza di una SPAL che in novanta minuti si giocherà la buona o cattiva riuscita di un’intera stagione, quella del suo ritorno in Serie A dopo 49 anni. A pari punti con il Crotone, terzultimo solo per colpa degli scontri diretti, la squadra emiliana dovrà infatti puntare alla conquista dei tre punti per evitare il rischio di una dolorosa retrocessione last-minute.
Dal canto suo, la Sampdoria non ha alcuna intenzione di presentarsi a Ferrara meramente per presenziare. Dopo una stagione complicatissima da decifrare, composta da grandi picchi e altrettanto vertiginosi bassi, la partita di domani avrà il fondamentale compito di lasciare ai propri tifosi un buon sapore. L’ultimo periodo blucerchiato, in effetti, non si può dire esser stato esattamente dei migliori.
Alle sette sconfitte e ai ventuno goal subiti nelle ultime dieci uscite, si è andata intanto ieri ad aggiungere una frattura importante tra la tifoseria del club e il presidente Massimo Ferrero, reo di “atteggiamenti incompatibili con il decoro che la sua carica dovrebbe imporre”. Atteggiamenti quali “frasi ingiuriose, persino con velate minacce, e peggio ancora con un invito a ‘starsene a casa’ per aver espresso un legittimo e largamente condiviso rammarico per l’epilogo della stagione che va a concludersi” (dal sito della Federclubs, Federazione di club blucerchiati).
Al clima teso si vanno poi a sommare le parole del tecnico doriano Giampaolo, secondo cui la partita di domani potrà chiarire alcune cose in vista del colloquio con la dirigenza riguardo il proprio futuro, in programma la prossima settimana. “Sarà importante per capire da dove ripartire, da chi ripartire e da quanti ripartire”, ha aggiunto. A questo punto, sembrerebbe quasi che da questa annata, partita invece così bene, sia risultata solamente un’atmosfera fatta di attriti e di grande indecisione.
In realtà, di cose positive ce ne sono state. Innanzitutto, c’è da dire che la prima parte di campionato, tanto positiva, ha fatto sì che l’asticella s’alzasse notevolmente. Il nono posto non sarebbe stato considerato come una delusione, se visto dai blocchi di partenza. Le prestazioni sotto la guida di Giampaolo sono inoltre servite a valorizzare diversi giocatori in rosa, e se ne può ottenere un riscontro pratico andando a controllare sia il numero di doriani pre-selezionati per i prossimi Mondiali (ben sette), sia le alte valutazioni che si stanno facendo per alcuni di essi sul mercato (vedi Torreira sui 40 milioni e Praet che rischia di partire con la clausola di 28). L’operato soddisfacente della società è inoltre testimoniato dal fatto che sia il ds Osti che il responsabile dell’area tecnica Pradè hanno recentemente rinnovato i propri contratti dopo due anni in progressivo miglioramento sia sotto il profilo dei risultati (dai 48 punti del 2016-17 agli attuali 54) che sotto quello del bilancio (+3,2 e circa +9 mln di profitti nel biennio).
A causa dei problemi fisici per Viviano, ci sarà nuovamente Belec a difendere la porta blucerchiata contro la SPAL. In difesa giocherà ancora Andersen, mentre col forfait di Sala sarà uno tra Regini, Strinic e il rientrante Murru a prendersi la corsia di sinistra. A centrocampo mancherà Barreto, in attacco non convocato Zapata: con Kownacki ci sarà uno tra Caprari e Quagliarella.
Sta volgendo al termine una stagione sicuramente particolare. C’è stato del dolce prima, dell’amaro poi. L’importante, però, è che alla fine in bocca resti un buon sapore. E cosa c’è di meglio che concludere il pasto con una bella vittoria?