Francesco Falzarano
La storia si legge scrivendo nuove pagine di un libro e non leggendo le pagine già scritte. Il Real Madrid batte 3-1 il Liverpool e certifica, se mai ce ne fosse bisogno, il suo nome nell’Olimpo mondiale del calcio. Terza Champions di fila nessuno ci era mai riuscito prima, quarta nelle ultime cinque edizioni, la tredicesima di sempre, ed un allenatore che da quando è in panchina quetsa coppa sa solo vincerla. Numeri che potrebbero bastare per indicare l’egemonia, la forza la magnificenza del Real Madrid. Ma non è tutto qui non si può ridurre tutto ai numeri. Una squadra che gioca finali di Champions come se giocasse in allenamento, una squadra abituata a vincere e che scende in campo qualunque cosa accada con la consapevolezza di portare a casa la coppa dalle grandi orecchie. Tecnica, qualità, fioretto ma anche sciabola oltre alla fortuna che si sa aiuta gli audaci. Gli dei del’Olimpo tifano Blancos, e portano la coppa a Plaza de Cibeles. Un Liverpool che ha lottato, ha sfuriato, ci ha provato, ma il Real é tutto troppo per poter pensare che i Reds avrebbero potuto portare via la Coppa da Madrid. Zidane ancora una volta artefice del destino Real. In difficoltà quasi per ‘60, toglie Isco e mette dentro Bale passando al 4-3-3 per abbassare gli esterni bassi, perdonate il gioco di parole, del Liverpool. E il cambio di marcia lo da proprio il gallese che si inventa una rovesciata fantascientifica che infila uno sfortunato e “incosciente” Karius. Un goal bellissimo dove c’è forza, coordinazione, tecnica, qualità e c’è il Real Madrid che si permette di tenere un giocatore del genere in panchina. La doppietta di Bale é frutto del black-out mentale del portiere Reds, ma per i Galacticos poco importa. Madrid Blancos esulta, “por la decimatercera”, un monopolio Real quello relativo alla Champions League e l’Europa trema alle parole di Florentino “dobbiamo vincerla anche l’anno prossimo”. Anche se l’Europa trema anche alle parole di CR7, che parla del Real Madrid al passato dicendo che a giorni chiarirà ai tifosi il suo futuro, parole d’addio ? Ma adesso non c’è tempo per queste domande ora è solo tempo di festeggiare e di sentirsi fortunati a guardare questo Real Madrid. Chapeau a te Real, squadra più forte e prestigiosa del pianeta, hai vinto ancora. Champ13ns.