Bari, obiettivo semifinale

Posted By on Giu 3, 2018 | 0 comments


Enrico Corsini

Il tempo d’attesa per le più importanti competizioni sportive è spesso di 4 anni: 4 per i mondiali, 4 per gli europei e 4 per le olimpiadi ad anche per il Bari questo intervallo sembra essere importante anche se non particolarmente felice. Certo la situazione che si è delineata al termine di questa stagione non  ha nulla a che vedere con quella della “Meravigliosa Stagione Fallimentare”, del 2014 appunto, che fece tremare i polsi e le vene di tutti i cuori biancorossi, anche se un po’ d’amaro in bocca lo lascia comunque insieme ad un po’ di stanchezza per certi corsi e quasi ricorsi storici. Nella città le giornate di passaggio tra primavera ed estate, per fortuna, regalano diverse distrazioni affascinanti tra i colori del mare e l’odore del buon pesce ma vi sono stati dei momenti, nelle scorse settimane, in cui l’intera cittadinanza ha trattenuto il respiro in attesa di sapere quale sarebbe stato il destino del suo grande amore. La notizia dello slittamento della data per il primo turno dei play-off dal 25 maggio al 3 giugno aveva proprio il suono di una beffa per i tifosi mentre qualcuno si insospettiva anche per le modalità che avuto la lega per giungere a tale decisione, come il Venezia di Pippo Inzaghi che ha posto l’accento sul fatto che il deferimento del Bari fosse già noto da circa due mesi ai tempi e, dato l’impatto che la decisione avrebbe avuto sulla classifica, la decisione sarebbe dovuta arrivare prima. In seguito, la notizia della conferma dei due punti di penalizzazione e la mancata accettazione del ricorso sono state, sempre per i supporters del galletto, un perfetto uno-due da incassare in puro stile pugilistico che, però, non li ha affatto messi al tappeto, anzi, ha messo in moto una macchina che ha cercato di convincere il sindaco Antonio Decaro a montare un maxi-schermo in Piazza del Ferrarese, proprio come accadde 4 anni fa. Ciò che si scoprirà realmente durante i 90 minuti di Cittadella è se anche Fabio Grosso sarà riuscito a trasmettere ai suoi la stessa rabbia e la stessa determinazione che si respira in città. Si, perché Grosso, a prescindere dal gioco che è riuscito a far esprimere alla squadra ed ai risultati ottenuti è risultato, talvolta, un po’ carente dal punto di vista caratteriale senza riuscire a tirar fuori dai suoi ragazzi quel 120% che in questi casi è più che necessario per portare a casa il risultato. E portarlo a casa, questa volta, è più importante che mai perché permetterebbe a tutte le persone coinvolte, dai tifosi ai giocatori, di chiudere i conti con questa ennesima penalizzazione così da non poter avere rimorsi o rancori per questo quarto e poter pensare al futuro a prescindere da quale sarà l’esito di questa interminabile corsa play-off. Dando, ora, uno sguardo a ciò che accadrà sul terreno di gioco del Tombolato possiamo intanto dire che a dirigere il match ci sarà il signor Davide Ghersini di Genova con il quale La Bari ha due precedenti in questa stagione: il sorridente 3-0 al San Nicola contro la Ternana ed il pareggio per 0-0 ottenuto tra le mura del Cabassi contro il Carpi. Chi in campo non ci sarà sicuramente, invece, è Alan Empereur poiché il difensore classe ’94 sta scontando la squalifica ottenuta in seguito al cartellino rosso ottenuto contro il Parma nell’ultima di campionato. Gyomber ed i suoi compagni della retroguardia dovranno stare molto attenti alla disciplina all’interno dell’area di rigore, infatti, la squadra veneta è quella che ha ottenuto più rigori nella “regular season”; ben 11 contro i 2 assegnati a favore del Bari. Probabilmente Grosso punterà tutto sulla giovinezza ritrovata di Nené e Floro Flores, agli spunti centrali di Henderson ed alla carica di capitan Basha. Da tenere d’occhio sarà il baby gioiello scuola inter del Cittadella Christian Kouamè, oltre al ben più esperto capitano Iori. Che squillino le trombe, ora, l’attesa è finita ed il meglio deve ancora venire perché, a prescindere da tutto, ciò che conta è solo il risultato che alla fine dei 90′ comparirà sul tabellone del Tombolato; altri 90 minuti per scoprire se ciò che la squadra pugliese sta vivendo può diventare la realizzazione di un sogno o è solo un grande incubo.

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