di Anna Ditta
Il comune di Finale Ligure, in provincia di Savona, ha abbracciato il guardiolismo. La filosofia del tiki taka che tanti successi ha portato al Barcellona e non solo ha fatto proseliti anche nella ridente
cittadina?
In realtà, da qualche giorno campeggia un cartello nella piazza principale di Finale, in cui si legge: “non è consentito compiere evoluzioni con biciclette, skateboards, pattini a rotelle, e
monopattini. E’ consentito l’uso di palloni leggeri per scambi ravvicinati rasoterra”.
Sarà l’influenza di Montella, tecnico della Sampdoria anch’egli amante del gioco rapido e stretto come il tiki taka, oppure una restrizione al divertimento dei bambini che notoriamente amano esprimersi con lunghi lanci alla Pirlo con palloni pesantissimi.
In realtà, si tratta di una misura saggia per tutelare le persone che transitano nella piazza da eventuali pallonate, ma al tempo stesso una restrizione per i bambini che amano giocare a calcio per strada.
Speriamo che il comune di Finale Ligure e (non soltanto), adibisca degli appositi spazi per consentire ai futuri campioni di divertirsi.
Il gioco in strada non è solo un passatempo, ma è anche necessaria integrazione tra i bambini, oltre ad evitare che essi affondino nel tunnel della pigrizia e dei videogiochi, dove magari nessuno vieta di fare lanci lunghi.