Monaco, chi c’è dietro la tua altalena ?

Posted By on Set 18, 2018 | 0 comments


Alessandro Nardi

 

Dmitrij Evgen’evič Rybolovlev dal 23 dicembre 2011 è il nuovo proprietario del Monaco, dal momento del suo arrivo ad oggi la vita sportiva ed economica della squadra del principato è cambiata più di una volta. In positivo ed in negativo, con dei ridimensionamenti, che hanno portato i biancorossi ad essere si competitivi e vincenti, ma meno, rispetto a quello che si poteva pensare ad inizio ciclo. Rybolovlev è nato a Perm, in Russia, il 22 novembre del 1966, è figlio di due medici ed anche lui si laurea in medicina, ma è destinato a cambiare molto presto. Nel 1992 fonda una piccola società d’investimenti nella sua città natale e solo due anni dopo fonda una banca, acquisisce varie partecipazioni in molte società e l’anno dopo la rivende, concentrandosi nelle imprese del potassio. Nel giro di 15 anni sviluppa enormemente questa industria, consolidandola sempre di più, tanto da portarla ad un valore complessivo di circa due volte e mezzo più di quanto valesse all’inizio. Quando nel 2010 vendette il 53% della società incasso circa 5,3 miliardi di dollari e l’anno dopo decise di investire nel calcio, acquistando per l’appunto il Monaco, che era caduto in disgrazia. L’anno precedente era arrivato ottavo nella serie B francese, ed era dal 2000, che non riuscivano a vincere il campionato ed addirittura dal 1991 che non vincevano una coppa di Francia. La prima cosa che fece fu mettere sotto contratto un tecnico esperto come Ranieri, al quale la seconda serie francese stava certamente stretta, ma quella fu una mossa fondamentale che anticipò il pensiero del magnate russo. A fine anno, il Monaco fu promosso e l’anno dopo fece un mercato pazzesco: Falcao, James Rodriguez, Toulalan, Abidal e così via. Quell’anno arrivarono secondi e fu una grande risultato per una neo promossa. Nel 2014 però iniziano i problemi finanziari. Dmitrij Evgen’evič Rybolovlev è sposato con una ragazza, Elena, che conosce fin dai tempi dell’Università, ma la moglie è riuscita a dimostrare i suoi “tradimenti seriali” e con la causa di divorzio è riuscita ad ottenere ben 4,8 miliardi di dollari, la metà (circa) del suo patrimonio. Questo, soprattutto inizialmente, ha costretto l’affarista russo a chiudere (neanche troppo) i cordoni. Acquisti clamorosi non ce ne sono stati più, ma una società comunque forte e solida che ha continuato ad investire. Questo li ha portati, senza fare più spese folli, a vincere di nuovo il campionato nel 2017 ed a raggiungere la semifinale di Champions League contro la Juventus.

Submit a Comment