Tiziano Villanacci
Inizia con il piede giusto l’avventura dei detentori dell’Europa League nella massima competizione europea. L’Atletico di Simeone si impone per 1-2 in casa del Monaco e raggiunge il Borussia Dortmund in testa alla classifica del girone A.
L’argentino si schiera con il suo classico 4-4-2, cercando di chiudere gli spazi e punire la difesa francese attraverso il fraseggio centrale, sfruttando la qualità di giocatori del calibro di Koke, Saul, Correa e Griezmann. L’aver ritrovato un centravanti di razza come Diego Costa permette al talento francese di spaziare con più libertà all’interno del campo, alla ricerca della sua migliore posizione e pronto a colpire le difese avversarie, che perdono tutti i riferimenti.
Non era iniziata nel migliore dei modi la partita di ieri, nonostante il predomino di gioco fosse chiaro, con i francesi ad affidarsi maggiormente a contropiedi ben orchestrati sull’asse Chadli-Falcao-Grandsir. Proprio l’ex della giornata, colui il quale ha dato inizio all’era vincente dei colchoneros, è uno dei più pericolosi e propositivi.
L’Atletico ha però ormai raggiunto un grado di sicurezza nei propri mezzi tale da poter gestire partite di questo livello con apparente semplicità, lasciando sfogare gli avversari per poi colpirli al primo momento di distrazione. Ecco che appunto, dopo il vantaggio francese targato Grandsir, gli spagnoli prima la pareggiano con il solito Diego Costa e poi la ribaltano in chiusura di primo tempo con Gimenez, padrone assoluto della difesa di Simeone e goleador di eccezione nei momenti cruciali, come lo scorso Mondiale ha dimostrato.
Trovato il vantaggio, i colchoneros gestiscono energie e portano a casa una vittoria che è un primo passo fondamentale per il raggiungimento del primo posto, utile per evitare squadre di assoluto livello sin dagli ottavi di finale.
Questa edizione della Champions ha una valenza particolare per la squadra di Simeone, che insegue il sogno europeo con la consapevolezza che la finale si giocherà tra le mura amiche del Wanda Metropolitano. I Colchoneros non potevano permettersi un passo falso e così hanno fatto.
Testa, gambe, Diego Costa e tanta tanta intelligenza. L’Atletico c’è e ci sarà fino all’ultimo.