Liverpool già in testa

Posted By on Set 19, 2018 | 0 comments


Oliver Jones


Se il publico di Anfield voleva una notte da congelare nella memoria per l’eternità, può ritenersi soddisfatto.
Gli uomini di Klopp hanno offerto ai propri tifosi una grandissima prestazione in una partita al cardiopalma, che rimarrà negli occhi dei tifosi della Kop per anni a venire. Il 3-2 maturato nel finale della gara col Psg è un risultato che va perfino stretto ai Reds se si tengono in conto i valori espressi nei 90 minuti.
Klopp ha impostato la gara con il solito 4-3-3 , con i 3 attaccanti ed una delle mezz’ala a pressare la prima costruzione del PSG,  con gli altri 2 centrocampisti a fare legna in mezzo al campo nell’eventualità che i parigini riuscissero ad uscire dalla prima ondata di pressing.
La strategia si è rivelata vincente con il PSG che, con Marquinhos in mediana (non esattamente un fantasista), si è ritrovato a dover far fronte ad un impostazione di gioco inibita e meccanica.  
I risultati si sono iniziati a vedere dopo la prima mezz’ora, proprio quando il PSG sembrava essere sopravvissuto alla prima ondata di furia rossa, prima il colpo di testa di Sturridge e poi il rigore di Milner hanno regalato il doppio vantaggio agli uomini di Klopp. Salvo poi vedere il vantaggio dimezzarsi allo scadere del primo tempo a causa di una bellissima girata al volo di Meunier.
Il secondo tempo ricomincia sulla falsa riga del primo, con il PSG che prova meccanicamente a costruire gioco dal basso, con scarsi risultati. Anzi è proprio il Liverpool a prendere campo, sfruttando soprattutto la fascia destra in cui, complice la non collaborazione di Neymar, Alexander Arnold e Salah hanno creato superiorità numerica ai danni del povero Bernat.  La partita sembra nel controllo degli uomini di Klopp con la squadra Francese che non riesce a controllare i ritmi della gara. Tuttavia i Reds  non riescono a trovare la rete del 3-1 e come spesso accade contro le grandi squadre in giornata no, i grandi giocatori fanno la differenza, basta una palla persa in uscita da un’esausto Salah ed ecco che Neymar si impadronisce della sfera, punta Van DIjk e nel rimpallo la palla termina fra i piedi di Mbappè che è freddissimo davanti ad Allison e gela Anfield a 6 minuti dalla fine.
Nessuno a Liverpool sembra crederci, lo stadio che fino a 30 secondi prima sembrava un inferno diventa un arida steppa Siberiana ed il silenzio che si impossessa della Kop.
Ma il calcio è strano e le partite non sono finite finché l’arbitro non fischia 3 volte. Così il Liverpool si riversa in avanti alla ricerca del vantaggio che arriva clamorosamente ad un minuto dalla fine con un grandissimo gol di Roberto Firmino, proprio lui che aveva dovuto cedere il posto da titolare a Sturridge e che non avrebbe neanche dovuto giocare a causa dell’occhio mal messo.
Il gol del Brasiliano rischia di far venire giù lo stadio al grido di “Bobby Firmino”. È un momento magico in cui il tempo sembra fermarsi, quasi ad inglobare in se  gli 11 attori in maglia rossa ed i loro tifosi, immortalandoli nel ricordo delle notti Europee di Anfield.
La vittoria, dal punto di vista tattico deriva da più fattori: dal solito “Gegenpressing”, utilissimo a rallentare e smorzare la costruzione Parigina. Dalla grande spinta portata sulla fascia di destra applicata perché, nelle parole di Klopp : “Neymar è un giocatore di livello mondiale, ma non è un difensore”. Ed infineda un immensa partita in fase di interdizione di Wijnaldum, Henderson e Milner.  La prestazione di quest’ultimo  è un ode alla classe operaia, James Milner ha infatti offerto una prestazione da inesauribile, il trentadueenne centrocampista Inglese ha offerto gamba, polmone e qualità alla causa, fermando ripetutamente Neymar, dando sbocchi offensivi alla manovra del Liverpool e mettendo anche il proprio nome sulla lista dei marcatori, realizzando con grande fredezza il rigore del 2-0.
Con il successo casalingo sul PSG, il Liverpool si piazza già nella pole position del girone, sfruttando lo 0-0 maturato a Belgrado fra la Stella Rossa ed il Napoli. La vittoria risulta dunque già potenzialmente fondamentale ai fini della qualificazione, dando ai Reds un significativo vantaggio sulle dirette avversarie.
Il percorso è ancora lungo e gli uomini di Klopp devono ancora visitare il San paolo ed il Parco dei Principi ed il Liverpool sa bene che non dovrà farsi trasportare dall’entusiasmo, ma se chi ben comincia è gia a metà dell’opera la vittoria di ieri sera potrebbe significare molto più di qualche bel ricordo per i tifosi dei Reds.

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