Valencia, il fortino non tiene

Posted By on Set 20, 2018 | 0 comments


Giandomenico Tiseo

2-0 e il Valencia deve subire una sconfitta cocente contro la Juventus nel primo match del girone H di questa Champions League 2018-2019. Il tecnico Marcelino conferma il 4-4-2 anche se con alcuni interpreti diversi rispetto alle attese: Murillo recuperato al centro della difesa e Batshuayi preferito a Gameiro per far coppia d’attacco con il temibile Rodrigo.

Come detto, in sede di presentazione, il piano della formazione spagnola è chiaro: lasciare l’iniziativa alla Juve e poi ripartire in contropiede con giocatori come Soler e Guedes dotati di ottime qualità fisiche e tecniche. I bianconeri però gestiscono il pallone con grande attenzione e costruendosi quattro nitide palle gol, sfruttando i ripiegamenti pigri del citato Soler, creano non pochi imbarazzi alla retroguardia iberica e l’ex Neto fa la sua parte.

L’espulsione tanto discussa di Cristiano Ronaldo non cambia di molto lo spartito e il calcio di rigore da cui si origina il vantaggio della Vecchia Signora firmato da Pjanic è la logica conseguenza di una superiorità tecnica e mentale. Nella ripresa, l’ingenuità di Murillo sugli sviluppi di un corner costa il secondo penalty, realizzato sempre dal centrocampista bosniaco, che mette di fatto in ghiaccio la partita.

Marcelino, sotto di due gol e in superiorità numerica, decide tardivamente di apportare alcuni cambi, spostando Soler in zona centrale e facendo entrare Gameiro al posto di un evanescente Batshuayi. I risultati si vedono con il numero di conclusioni verso la porta che crescono in maniera esponenziale. Tuttavia, parliamo di tiri in cui il buon Szczesny non ha difficoltà a bloccare in presa. Neanche un calcio di rigore molto discutibile, per fallo del neo entrato Rugani, cambia lo score: l’estremo difensore polacco ipnotizza Parejo, facendo rimanere la porta bianconera inviolata.

 Brutto ko per gli iberici che confermano tutte le difficoltà di questo inizio d’annata.

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