di Francesco Falzarano
Stadio Marassi, Sampdoria – Frosinone rappresentava per i canarini uno spartiacque importante per la stagione. Vincere avrebbe voluto dire uscire dalla zona retrocessione, per la prima volta nella stagione, e provocare un grave danno psicologico alla Samp. Vittoria non c è stata. Il Frosinone è poi ripartito; e prima della sosta, appena trascorsa, non si è mai trovato così vicino all’obiettivo salvezza. Lo scenario si ripropone sotto vesti simili un mese più tardi. Carpi e Palermo sconfitti, salvezza ad un punto ed ancora Marassi nel destino. Stavolta contro il Grifone. Fortuna che la salvezza non si gioca solo a Genova, è il caso di dire. Canarini asfaltati: 4-0. Squadra ancora in zona retrocessione e confermata la legge della sosta.
In tutto l’anno dopo qualunque tipo di sosta il Frosinone non ha mai vinto. La squadra Stellone subisce di nuovo quattro reti, cosa che non accadeva da metà gennaio. Si è rivista quella fragilità difensiva che aveva mandato nel baratro i gialloblu a cavallo tra metà novembre e metà gennaio; quegli errori tattici, di gruppo e psicologici, che stavano cancellando il sogno salvezza . E’ mancata la cattiveria, sono mancati gli uomini prima e i calciatori poi. Gol troppo simili tra loro, ed evitabili. Nota positiva: salvezza ad un punto. Nota negativa : serve un cambio di mentalità. Una squadra non può crollare così inesorabilmente per tutta la seconda frazione dopo essere passata in svantaggio. Leit motiv della stagione, i canarini hanno grande difficoltà nel ribaltare i match, una volta andati sotto recuperano difficilmente. Cinque i punti fatti in trasferta fino a questo momento; pochi per raggiungere l’obiettivo; insomma c’è molto da migliorare. La salvezza è lì, ad un passo, ma il Frosinone non sembra riuscire ad acciuffarla. La chiave di volta, non è ancora girata nel verso giusto.