Giorgio Dusi
Prosegue il digiuno da vittorie dell’Atalanta, che nemmeno contro il Torino riesce a interrompere la striscia negativa che la vede senza successi da ormai sette partite e da oltre un mese, dal 4-0 inflitto al Frosinone. Lo 0-0 interno con i Granata prosegue un trend totalmente negativo soprattutto a livello di risultati, mentre le prestazioni sembrano comunque sufficienti e soddisfano Gasperini. Contro il Toro l’allenatore ha visto per la prima volta in stagione la squadra come l’avrebbe voluta, stando alle sue parole nel post-partita, ma il risultato condiziona eccessivamente un giudizio che non può essere positivo fino in fondo. Perché la prestazione non basta.
Questo per l’Atalanta è il settimo match consecutivo chiuso senza la vittoria. In questa striscia si contano cinque pareggi e due sconfitte, cinque gol segnati concentrati tutti in due partite, quindi digiuno totale in cinque occasioni, e otto gol subiti. Soltanto in tre sono riusciti a segnare: Gómez, Rigoni (tre gol) e Castagne. Numeri e statistiche che vanno cancellati al più presto, ritrovando una vittoria che possa significare anche serenità, oltre che classifica. Per ora i bergamaschi sono fermi a 6 punti in 6 partite a un provvisorio e anonimo tredicesimo posto.
Questa è la striscia negativa più lunga della Dea nell’era Gasperini: la precedente, nel febbraio scorso, era di 5 gare consecutive senza vincere, ma in quel periodo le avversarie erano state Borussia Dortmund, Juventus e Fiorentina. Questa volta invece sono state Spal, Cagliari, Torino e Copenhagen. Partite che erano alla portata, perse o pareggiate per prestazioni assolutamente rivedibili. La condizione fisica non è delle migliori, ma non può essere un’attenuante per la mancanza di risultati.
Certo trovare di nuovo Jošip Iličić al top della forma è vitale, visto che lo sloveno anche questa volta è soltanto entrato dalla panchina e non ha iniziato la partita da titolare. La scelta è ricaduta su Rigoni con il Papu e con Zapata, ma il gol non è arrivato. Per Gasp potrebbe essere il momento di cambiare qualcosa, ma alla svelta: domenica affronterà la Fiorentina in trasferta in un’altra gara molto complicata. E vincere sembra l’unico risultato possibile.