Giacomo Nannetti
È finalmente arrivato il primo vero e proprio big match stagionale per la Vecchia Signora, che oltre a poter dare importanti segnali in chiave campionato, potrà dare anche indicazioni conoscitive sulla forza di questa Juve di fronte ad una squadra di grande livello come il Napoli. Oltre ai tanti elogi riservati a Carlo Ancelotti, Massimiliano Allegri ha più volte ribadito come questa partita sarà, sì importante, ma non decisiva per la corsa scudetto, visto che siamo soltanto alla settima giornata. Per quanto riguarda la formazione il tecnico juventino ha dato 7 sicuri titolari, con gli altri 4 ancora soltanto ipotizzabili. In porta dopo il riposo tornerà il polacco Szczesny. Il primo rebus è quello riguardante il modulo, infatti è possibile che venga riconfermato il 3-5-2, che ha fatto vedere buone cose nella gara di mercoledì, e venga lasciato da parte il 4-3-3. In difesa in ogni caso sono certi del posto sia Bonucci che Chiellini, con Barzagli che potrebbe ricomporre la granitica BBC nel caso di difesa a 3. Anche Alex Sandro, dopo aver saltato la gara di mercoledì, tornerà tra i titolari sulla fascia sinistra, mentre a destra il ballottaggio è tra Cuadrado e Cancelo, con il primo in vantaggio sul secondo. In mezzo al campo Pjanic e Matuidi sono le certezze del tecnico e l’ultimo posto disponibile se lo contenderanno Emre Can e Bentancur, con l’uruguaiano che sembra però destinato alla panchina. In avanti, nonostante il momento di forma strepitoso, Bernardeschi in caso di 3-5-2 starà ancora fuori per poter essere letale a gara in corso, e così il tandem offensivo sarà formato da Cristiano Ronaldo e Dybala. Occhio però al guerriero Mandzukic che continua ad insidiare Dybala e Allegri scioglierà questa riserva soltanto a ridosso del match. Nel caso in cui l’allenatore livornese scegliesse il 4-3-3, il sacrificato sarebbe la Joya, con Bernardeschi e Mandzukic che affiancherebbero CR7. Memori della sconfitta firmata Koulibaly di 5 mesi fa, i bianconeri dovranno avere un atteggiamento più propositivo e non dovranno sottovalutare l’avversaria, sfruttando il grande potenziale offensivo a disposizione.