“The importance of being Earnest”. Commedia di Oscar Wilde ambientata a Londra. Traslata a Roma si è trasformata in una telenovela. Il protagonista non è Ernesto, ovviamente. Bensì Francesco.
“L’importanza di essere Francesco (Totti)” coinvolge non più solo la Roma, ma anche la città di Roma.
Ad oggi, Totti chiude a giugno 2016 la sua avventura da calciatore con la Roma. E con la città?
“Mamma Roma” è pronta ad accoglierlo e cullarlo. Se Totti non indosserà altre maglie da calcio, né la giacca e cravatta da dirigente a Trigoria, per lui è già pronta una maglia in…Campidoglio. E, in alternativa, un’altra al CONI.
Ancora pochi giorni, e sapremo. Maggio, il mese decisivo, in tutti i sensi. Finisce il campionato, e la corsa elettorale entra nel vivo. Saranno giorni caldi. In tutti i sensi. Giorni in cui il nome di Francesco Totti orbiterà sulla città, come mai prima di adesso.
Il nome del capitano giallorosso è sulla bocca di quasi tutti i candidati a Sindaco.
É evidente, che a prescindere da chi sarà il nuovo primo cittadino di Roma Capitale, l‘importanza di chiamarsi Totti possa incidere, e non poco, sulla bilancia delle preferenze. In campagna elettorale, in tempo di promesse, in un momento in cui la comunicazione assume un ruolo determinante, pronunciare “Francesco Totti” potrebbe tramutarsi in consenso. O dissenso (a Roma ci sono anche i tifosi della Lazio). In entrambi i casi, il nome del capitano, garantisce prime pagine, home page, video, twitter. In una parola: visibilità a 360 gradi. Non a caso, il suo fascino è bipartizan.
Bertolaso, candidato centrodestra, ha avuto l’idea di proporlo come assessore allo sport. Giachetti, candidato del PD, intende “valorizzarlo come risorsa”. Marchini, Meloni e Storace ne tessono le lodi da anni. Unico astenuto, sino adesso, il Movimento 5 stelle.
E se il futuro di Totti non fosse né negli USA, né a Dubai, nè a Trigoria né in Campidoglio? Ecco l’ennesima alternativa. Forse la più affascinante. Le Olimpiadi... Malagò e Montezemolo lo corteggiano da tempo per consegnarli le chiavi di uomo immagine e ambasciatore della Città per Roma 2024.
Tutti con Totti. La politica romana, il CONI, sono pronta a cucirgli addosso una nuova maglia numero “10”. Se e sopratuttto quale, Francesco Totti, ha voglia di indossare, è una domanda cui solo lui può rispondere. L’unica certezza è che se smetterà con il calcio, le alternative non gli mancano. L’importanza di chiamarsi Totti, si traduce comunque nel simbolo di una città: fuori o dentro dal campo, Francesco Totti è ancora e più che mai re di Roma.