Buffon, il mio nome è leggenda

Posted By on Apr 10, 2016 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli

È il 6′ della ripresa di Milan-Juve: 1-1. Il tiro di Bacca, respinto da Buffon, arriva dritto dritto sui piedi di Mario Balotelli. Per l’ex Liverpool è l’occasione attesa da mesi, anzi da anni. Segnare un gol contro un grande avversario e, magari, decisivo. Mario colpisce la sfera tutto sommato non male, ma dall’altra parte c’è semplicemente il miglior portiere del globo terracqueo e per batterlo serve un prodigio. L’attaccante rossonero vede infrangersi i suoi sogni sulla manona di Buffon e poi sulla traversa. E allora ci prova con un gesto istintivo, quasi fanciullesco, ingenuo, ma che denota un pizzico di pigrizia mentale. Non si butta sul pallone, con tutta la forza che ha, per anticipare Barzagli. Lo fa, ma solo con la mano. La stessa parte del corpo con cui Gigi gli ha appena sbarrato la porta in faccia.

Il portierone della nazionale non si è dato per vinto e dopo aver detto no a Bacca si è rialzato e ha negato il 2-1 a Balotelli, cambiando l’inerzia della gara e , al contempo, sigillando, forse, il quinto titolo consecutivo per i bianconeri. Non ha lasciato nulla di intentato e scontato. Come sempre d’altronde. Un segnale a tutta la squadra. Come a dire:”Non ne bastano 20 su 21 (di vittorie)”. Buffon subisce gol, ma come nel derby, ancora su un calcio da fermo. Rete ininfluente ai fini del risultato finale.
I bianconeri ribaltano per la quinta volta , quest’anno, una situazione di svantaggio. L’ultimo a mantenere l’1-0 fu il Sassuolo, il 28 ottobre scorso. Piuttosto frustrante per gli avversari, che già devono fare i conti con una difesa quasi perfetta e con un portiere diventato già leggenda.

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