di Marco Cannaviccio
Il Tyne-Wear Derby, ovvero la sfida tra Newcastle e Sunderland, è una delle rivalità più sentite e accese d’Inghilterra. Due città che distano solamente 14 miglia l’una dall’altra e che vivono in forte contrapposizione praticamente da sempre.
La rivalità tra Sunderland e Newcastle ebbe inizio addirittura negli anni della guerra civile inglese, portandosi avanti sino ad oggi e sfociando nel mondo del calcio non appena furono creati i rispettivi club. Fin dal primo derby giocato nel 1883, la rivalità tra le due compagini non si è mai affievolita, con sfide accese che hanno appassionato gente di tutto il mondo. Negli ultimi anni entrambe le squadre hanno vissuto momenti di delusione, ritrovandosi un po’ troppo spesso a lottare per le zone poco nobili della classifica.
Se il Newcastle nel 2011/2012 è comunque riuscito a disputare una buona stagione arrivando in Europa, lo stesso non si può dire per il Sunderland. I Black Cats, dopo essere retrocessi un paio di volte in cadetteria nei primi anni 2000, nelle ultime stagioni in Premier ha dovuto sempre lottare per evitare la retrocessione. Storica fu l’esultanza di Paolo Di Canio quando, nel 2013, vinse il derby contro i bianconeri e salvò miracolosamente il Sunderland da una retrocessione che sembrava ormai certa. In un clima del genere, con le sfide tra le due compagini ultimamente ridotte a veri e propri spareggi salvezza, in questa stagione l’ironia della sorte sembra aver giocato un brutto scherzo ad entrambe. A poche giornate dal termine infatti, ambedue le compagini veleggiano nei bassifondi della classifica con il forte rischio di retrocedere insieme.
Un’eventualità del genere sarebbe un vero e proprio smacco per queste due realtà del calcio d’Oltremanica, che vivono talmente in contrapposizione da sognare di mandare in cadetteria l’odiata avversaria tramite una sconfitta nel derby e che invece adesso rischiano seriamente di scendere a braccetto in una Championship più volte sfiorata nelle ultime stagioni.