di Mattia Deidda, 11/04/2016
Ci sono due categorie di calciatori: i bravi e i fuoriclasse. I bravi sono quelli che giocano bene a calcio, che dribblano senza problemi, che riescono a capire le intenzioni di un avversario e stopparlo, che gestiscono il gioco senza problemi, con in mano le geometrie del centrocampo. I fuoriclasse fanno le stesse identiche cose, ma nel momento dell’esecuzione riescono a sorprendere tutti. Francesco Totti è un fuoriclasse. Non serviva la partita contro il Bologna per certificarlo. La Roma perde 1-0, Totti entra nella ripresa, all’inizio del secondo tempo. I giallorossi attaccano ma non trovano il gol, Salah prende il terzo palo della serata.
Calcio di punizione leggermente decentrato sulla destra. Sulla palla Totti. Lo stadio inizia con il coro. La posizione è buona per un destro di potenza, provando a dargli un effetto con l’esterno del piede. Il numero dieci parte e… crossa in mezzo per Rudiger, che non arriva sul pallone per una questione di centimetri. E’ un episodio che nell’economia della partita conta praticamente zero. Eppure ha colto tutti di sorpresa, tifosi come giocatori avversari, che avevano lasciato il tedesco da solo. Parliamo di un’azione che non finirà negli highlights e che probabilmente non ricorderà nessuno, ma è quello il gesto del fuoriclasse. Quando cogli tutti alla sprovvista, spesso anche i tuoi stessi compagni di squadra, quando guardi la partita e stai almeno due secondi avanti rispetto gli altri.