Giacomo Spadoni
Li avevamo annunciati come gli uomini più attesi, i più pericolosi tra quelli in maglia nero-arancio, e
non si sono fatti desiderare: Taison e Ismaily regalano una vittoria tanto importante quanto
rocambolesca allo Shakhtar Donetsk, che batte l’Hoffenheim in trasferta per 3-2 e agguanta il terzo
posto in classifica.
Una partita spettacolare ricca di colpi di scena, che ha visto gli uomini di Fonseca andare in vantaggio
per 2-0 (proprio grazie ai gol di Ismaily e Taison), per poi farsi rimontare sul 2-2 a causa delle ormai
solite amnesie difensive, come già accaduto contro il Lione. Ma se nella gara con i francesi il risultato
era rimasto inchiodato sul pari, contro l’Hoffenheim è arrivato finalmente il primo successo
stagionale in Champions League per lo Shakhtar: al 92’ Taison, assistito dal solito Ismaily, mette alle
spalle di Baumann e mantiene vivo il sogno qualificazione.
Una partita vinta con il cuore e determinazione, proprio quello che si chiedeva ai ragazzi di Fonseca,
proprio quello che nelle precedenti sfide era mancato. E ora viene il bello, perché la qualificazione
agli ottavi non è più solo un’utopia, ma una tangibile possibilità. L’ultima gara del girone sarà infatti
Shakhtar-Lione, proprio le due formazioni che si giocano il secondo posto del gruppo F.
Sarà l’incontro decisivo, che potrebbe catapultare la squadra ucraina tra le migliori 16 d’Europa
contro il pronostico di tutti, dopo un inizio così deludente. Ma lo Shakhtar deve rimanere con i piedi
per terra: il Lione è un osso duro, ha battuto il City all’andata e ieri stava per ripetersi, salvo poi
subire il pareggio a 10 minuti dalla fine. Certo, lo Shakhtar avrà la spinta del proprio pubblico e
l’entusiasmo della vittoria contro l’Hoffenheim dalla sua, ma non sarà una partita facile. Vedremo se
nel momento che conta di più, l’incontro da dentro o fuori, gli ucraini riusciranno ad imporsi.